Non si ferma la protesta dei ristoranti: e lo chef La Mantia ha un’idea…

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Ristoranti sempre sul piede di guerra. Oggi nuovo presidio di Tni Italia – Ristoratori Toscana sotto il ministero della Salute, in piazza Castellani a Roma con lo striscione “Sanremo sì, Horeca no. La Speranza è finita”. “Il nuovo Dpcm Draghi – spiega Pasquale Naccari, portavoce di Tni Italia e presidente di Ristoratori Toscana – non ci soddisfa. Perché non è stata prevista la riapertura serale dei ristoranti, nemmeno nelle zone a minor rischio di contagio, mentre cinema e teatri potranno riaprire.

“I ristoranti sono luoghi sicuri”

I ristoranti, invece, lo ribadiamo per l’ennesima volta, sono luoghi sicuri e se le persone possono stare distanziate, sedute a tavola, ci sono meno assembramenti nelle strade. Chiediamo un incontro con il ministro Roberto Speranza – prosegue Naccari – perché vogliamo che ci spieghi la ratio di questi provvedimenti e cosa il governo intenda fare per il futuro. Se darci una prospettiva di vita o far morire tutte le imprese della ristorazione”. E’ da lunedì 22 febbraio che Tni Italia protesta a Roma per far sentire la voce della categoria.

Decimo giorno di presidio per i ristoratori

Oggi, decimo giorno di presidio fisso, una delegazione è al ministero del Lavoro per presentare le richieste per salvare le imprese del mondo Horeca. 16 punti tra cui cancellazione del Durc, riduzione del cuneo fiscale, reintroduzione dello strumento del voucher per la sostituzione di lavoratori che mancano da lavoro per malattia Covid o in caso di dimissioni volontarie, riconoscimento della malattia Covid anche per le partite Iva e i soci lavoratori, web tax.

Ecco le richieste per rilanciare il settore

Ai primi tre punti del documento: equi indennizzi a fondo perduto proporzionali alle perdite, mese su mese, del 2020 sul 2019, con accesso al fondo perduto per le start up nate nel biennio 2019-2020. Poi modifica del sistema dei colori, con riapertura a cena dei ristoranti in zona gialla. Infine,  strumenti normativi straordinari per la negoziazione di canoni di locazione. Ieri la delegazione di Tni ha incontrato, grazie al consigliere regionale toscano di Forza Italia, Marco Stella, il coordinatore nazionale del partito, onorevole Antonio Tajani e altri esponenti politici.

Protesta anche Fipet-Confesercenti della Capitale

Protesta anche la Fiepet-Confesercenti:  “E’ stato fatto un piccolissimo passo in avanti, con la sistemazione del problema delle enoteche, che adesso possono rimanere aperte. Ma è solo un piccolissimo passo. Vengono infatti confermate le norme restrittive che colpiscono bar e ristoranti, con la mancata apertura serale dei ristoranti e il divieto di asporto per bar e ristoranti dopo le 18. Così si continua a mettere un intero settore in ginocchio”. E’ il commento del presidente di Fiepet Roma, Claudio Pica, alle norme sui pubblici esercizi contenute nel Dpcm in vigore dal 6 marzo al 6 aprile.

La Mantia: portare i ristoranti nella nostra casa

Ed ecco la proposta dello chef La Mantia. “Dobbiamo concentrarci sul delivery e dare alla gente l’opportunità di ricevere a casa i cibi che prima veniva a consumare presso i nostri ristoranti”. Lo chef, a fronte delle restrizioni del governo fino al 6 aprile e quindi festività pasquali incluse, spiega all’Adnkronos quale sia a suo parere la strada da percorrere al momento per i ristoratori.

“La Pasqua – dice lo chef siciliano – è una festività religiosa e coincide anche con l’inizio della primavera. E’ il momento dei piselli, delle fave e della ricotta fresca. Un periodo in cui leghiamo i nostri ricordi alle scampagnate che ora non so si potranno fare. E così – sorride – dobbiamo illuderci attraverso il cibo di fare una scampagnata nella nostra terrazza di casa”.