Non si trattano così i cittadini romani: code infinite a via Petroselli (video)

cittadini in fila via petroselli

Questo è quello che trovi a via Petroselli per andare a ritirare degli atti alla casa comunale o Corte d'Appello di Roma in un momento di emergenza trova allucinante che non si trova un modo per far recapitare a casa un documento che ha comunque una scadenza per il ritiro e si permette che persone Comunque grandi siano in fila per ore ore senza avere la certezza di riuscire nell'intento

Pubblicato da Massimiliano Tomasello su Martedì 7 aprile 2020

Ma si trattano così i cittadini romani? In questo video postato sulla pagina Facebook di “Roma fa schifo”, si vede una fila interminabile di cittadini bloccati dalla solita burocrazia. Burocrazia che neanche il coronavirus è riuscito a fermare. E sì che ha bloccato tutto. Sotto al video c’è scritto: “Questo è quello che trovi a via Petroselli per andare a ritirare degli atti alla casa comunale o Corte d’Appello di Roma. In un momento di emergenza è allucinante che non si trova un modo per far recapitare a casa un documento che ha comunque una scadenza per il ritiro e si permette che persone, anche anziane, stiano in fila per ore  senza avere la certezza di riuscire nell’intento”.

Cittadini trattati sempre peggio dal Comune

D’accordo, è sempre stato così, però in questa emergenza e con i divieti che ci sono, si poteva trovare un sistema per il disbrigo di questo tipo di pratiche. Senza obbligare i cittadini fare non solo la fila per ore ma anche e soprattutto a non far rischiare la salute a loro e anche agli impiegati. E pensare che poche settimane fa, a fine gennaio, Fratelli d’Italia aveva posto un’interrogazione urgente proprio su questo problema, che a quanto pare sembra davvero irrisovibile.

I romani affrontano numerose code

“Presso la Casa Comunale dell’Amministrazione Capitolina si recano numerosi cittadini per ritirare documentazioni varie. Tra cui anche multe da pagare che gli addetti alla notifica non hanno potuto consegnare direttamente all’interessato”. Lo si legge nel documento a firma Meloni e De Priamo. “I cittadini si trovano ad affrontare numerose file e code che arrivano a superare anche i 100 metri, prima di poter arrivare a ritirare un documento – prosegue l’interrogazione urgente – presso la vecchia anagrafe di via Petroselli i cittadini sono costretti a sopportare ore ed ore presso più file per ritirare un documento giacente presso la Casa Comunale, bisogna affrontare infatti ben quattro code.”

Inutile l’interrogazione urgente alla Raggi

“Una per conquistare il numero, una per accedere alla cassa e pagare, una per registrarsi allo sportello. Ed infine una quarta fila per ritirare la certificazione. Si sono verificate risse e malori tra i cittadini che nella calca della fila non riuscivano neanche a respirare. Nonostante la prenotazione via web dell’appuntamento, le tecnologie smart e le app. Lo stesso i cittadini si trovano a dover fare i conti con una scarsa ed inefficiente organizzazione del lavoro degli sportelli. Si chiede al sindaco e la giunta di Roma Capitale – conclude l’interrogazione di Fratelli d’Italia – affinché intervengano urgentemente presso i competenti uffici”. Ma tutto è rimasto come prima. Anzi, peggio.