Non si trova la bambina scomparsa a Firenze. Una vicenda dai contorni troppo oscuri

La piccola Kata, la bambina di origine peruviana di 5 anni, dopo quattro giorni di ricerche ancora non si trova nel quartiere di Novoli (Firenze), da dove è sparita sabato scorso. Centinaia di persone la stanno cerando da giorni. Hanno dato esito negativo i controlli effettuati ieri sera dai carabinieri con le unità cinofile a Firenze, in via Monteverdi, in alcuni alloggi Inpdap occupati, a poche centinaia di metri dall’ex hotel Astor. Sempre ieri sera circa una quarantina di persone ha partecipato a Firenze, nel quartiere in cui si trova l’ex hotel, a una fiaccolata organizzata per chiedere che la piccola Kataleya possa tornare a casa.
La madre della bambina ascoltata in Procura
Ieri la madre, Katherine, ascoltata in Procura dai pubblici ministeri Giuseppe Ledda e Christine Von Borries, quest’ultima delegata dalla Direzione distrettuale antimafia. “Non denuncio, ma riportatemi a casa la bambina”, ha detto. La madre nelle scorse ore ha lanciato vaghe accuse verso non meglio precisate persone. I magistrati nel frattempo indagano per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, ipotizzando che la vicenda sia collegata al racket degli affitti dei posti letto nell’immobile occupato dove vive la famiglia.

I genitori tentano il suicidio
Al ritorno nell’ex hotel Astor occupato, la madre ha poi ingerito un piccolo quantitativo di candeggina e si è sentita male: è stata portata in ospedale ma ora sta bene. Anche il marito, in carcere per furto, ha accusato un malore dopo aver bevuto detersivo domenica pomeriggio.