Notte degli Oscar: in gara anche il “romano” Massimo Cantini Parrini

Mancano poche ore alla Notte degli Oscar 2021, la 93esima edizione infatti si terrà domenica 25 aprile dislocata su varie location oltre al classico Dolby Theatre di Los Angeles. Il nostro Paese si giocherà bene le sue carte comunque grazie a ben 2 candidature guadagnate per Pinocchio di Matteo Garrone: i Costumi di Massimo Cantini Parrini e il Trucco di Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti. E sempre per le nomination nostrane, a dare “voce” all’Italia in presenza agli Oscar sara’ un’altra nominata del nostro paese, la fresca di Golden Globe Laura Pausini che con il brano dalla colonna sonora di La Vita davanti a Se’ di Edoardo Ponti, Io Si’ (Seen) aspira alla statuetta e sara’ tra i cantanti invitati ad una performance live alla cerimonia.
Chi è Massimo Cantini Parrini
Per “Pinocchio” ha già vinto il quarto David di Donatello in cinque anni (aveva già trionfato nel 2016 per Il racconto dei racconti di Garrone, nel 2017 per Indivisibili di De Angelis e nel 2018 per Riccardo va all’inferno di Roberta Torre, l’anno scorso fu candidato per Dogman), il Nastro d’argento e il Ciak d’oro e quei costumi sono stati al centro di una mostra che gli ha dedicato il Museo del Tessuto di Prato.

Massimo Cantini Parrini è fiorentino, ma è romano d’adozione. Viene introdotto al mondo del costume dalla nonna materna, sarta fiorentina. Consegue il diploma di perito di costume e moda presso l’Istituto statale d’Arte di Firenze e prosegue gli studi al Polimoda affiliato al Fashion Institute of Technology di New York per poi conseguire la laurea in Cultura e Stilismo della moda all’Università degli studi di Firenze. Durante gli studi accademici vince il concorso al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, diventando allievo di Piero Tosi nel corso di costume. Entra poi alla sartoria Tirelli come assistente costumista e con questa qualifica è accreditato il suo esordio nel cinema, accanto alla costumista premio Oscar Gabriella Pescucci.
Con Matteo Garrone, il feeling è ormai pluriennale. “E’ un regista molto aperto al dialogo – ha raccontato Cantini Parrini a un sito specializzato – esattamente come me, c’è sempre un grande confronto prima e durante ogni suo film, che porta ad avere molte carte sul tavolo che poi vengono accuratamente selezionate. Entrambi arriviamo molto preparati agli incontri, portando ciascuno il proprio bagaglio di idee e proposte. La bellezza del lavoro con lui sta proprio nel fatto che tu costumista puoi contare su una visione e una cultura ampie, doti che sono rare in un regista.