Una autentica bomba d’acqua si è abbattuta su diversi Comuni dei Castelli romani tra la serata di ieri e le prime ore di questa mattina. Come oramai succede quasi sempre ai cambi di stagione. Con la solita scia di nubifragi. Sarà colpa del clima impazzito e del riscaldamento globale, può darsi. Che sta facendo sempre più assomigliare l’Italia a un Paese tropicale. Con tanto di invasioni periodiche di insetti e zanzare. E nubifragi torrenziali. Ai quali non siamo però ancora abituati. E non si tratta soltanto di comportamenti individuali, come ad esempio non lasciare le macchine parcheggiate sotto i cavalcavia o in discese ripide. Ma anche di mettere in campo investimenti seri per il controllo del territorio. Potenziando gli argini di torrenti e fiumi. Rivedendo la rete fognaria, che non ce la fa ad assorbire le enormi quantità d’acqua che scendono a terra in pochi minuti. E magari investendo anche nella piantumazione. Perché troppi alberi sono stati abbattuti, e gran parte dell’Italia alle prime grandi piogge si riempie di fango e scivola a valle. Cosa accaduta anche nei comuni di Palestrina, Rocca Priora e Rocca di Papa, che hanno vissuto un vero e proprio lunedì da incubo. Con macchine spazzate via dai nubifragi e gente che si è riparata addirittura sui tetti.
Ai Castelli e a Tivoli centinaia di richieste di intervento per maltempo e nubifragi
I nubifragi di ieri pomeriggio hanno colpito un po’ ovunque nel Lazio, ma con particolare violenza nella zona dei Castelli romani e di Tivoli. Così sono state centinaia le richieste di intervento e di aiuto che hanno intasato il centralino della sala operativa dei Vigili del Fuoco. Tra le località più colpite il comune di Palestrina, dove in località Carchitti per l’esondazione di un canale l’acqua è arrivata a lambire una villetta. I cui abitanti sono stati messi prontamente in salvo. Mentre la Polizia Locale dei comuni di Rocca di Papa e di Rocca Priora ha diramato un comunicato stampa insieme alla Protezione civile. Fornendo un numero dedicato all’emergenza sul territorio. E garantendo con Astral e il coinvolgimento della Città metropolitana gli interventi più urgenti sulle griglie di scolo e sulla rete fognaria. Ora bisognerà tappare in fretta anche le voragini che si sono aperte nell’asfalto, e recuperare le macchine letteralmente portate alla deriva. Per essere il primo giorno dell’autunno, davvero niente male.
Pubblicato da Sergio Marchi su Lunedì 21 settembre 2020