Nuova megadiscarica a Pomezia, l’allarme: “Un quadrante dei rifiuti tra Santa Palomba e Roma 2”

discarica inerti

Non bastava il termovalorizzatore tanto caro al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che sorgerà a Santa Palomba, al confine tra i Comuni di Pomezia, Albano e Ardea. Adesso, a poca distanza, incombe lo spettro di una nuova discarica di inerti. E il sospetto, sollevato dal consigliere di opposizione di Pomezia Giacomo Castro, è che possa servire ad accogliere proprio le ceneri prodotte dall’impianto che dovrà entrare in funzione a breve. Per questo l’esponente della lista “Valore Civico” ha lanciato una raccolta firme per bloccare il progetto, che sorgerà a poche centinaia di metri dalle abitazioni.

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La denuncia di Valore Civico

Sul sito della lista civica si legge un appello durissimo: “La Regione Lazio sta portando avanti un progetto scellerato, che rischia di stravolgere la vita quotidiana e il futuro del nostro territorio: l’apertura di una mega discarica a Tor Tignosa, a ridosso dei quartieri di Roma 2 e Santa Palomba”.

Secondo Valore Civico non si tratterebbe solo di inerti: il piano aprirebbe la porta anche alle ceneri da incenerimento, in linea diretta con il progetto dell’inceneritore. Un’accoppiata che, di fatto, trasformerebbe il quadrante sud di Roma e il territorio di Pomezia in una vera e propria “terra dei rifiuti”.

La Regione – denunciano – avrebbe aggirato i vincoli del Piano Rifiuti definendo Roma 2, con i suoi 800 abitanti, una scuola e un parco pubblico, come semplice “insieme di case sparse”. Una definizione che ha permesso la proroga della Valutazione di Impatto Ambientale già approvata nel 2020. E adesso, entro poche settimane, arriverà l’autorizzazione definitiva.

“Un progetto da fermare subito”

Giacomo Castro ha rilanciato anche sui social, con un video girato alla Solfarata, davanti al sito della cava che dovrebbe essere trasformata in discarica: “Sarà questa la discarica ancillare dell’inceneritore? La Regione non può ridurre 800 abitazioni a semplici case sparse. Qui vivono famiglie, bambini, c’è una comunità che rischia di essere sacrificata”.

Castro ha lanciato tre iniziative: una diffida alla Regione Lazio per ritirare la proroga della VIA, una richiesta di interrogazione consiliare per impegnare il Comune a opporsi e una delibera perimetrazione del centro abitato di Roma 2, che sancirebbe l’incompatibilità del sito con il Piano Rifiuti. Sabato 27 settembre il consigliere incontrerà i cittadini di Roma 2 per fare il punto della situazione, mentre la raccolta firme prosegue nei quartieri con volantini e banchetti.