Nuova ondata di maltempo domani a Roma e nel Lazio

Nuova perturbazione nel Lazio e in tutto il centro-sud con venti fino a burrasca. La vasta area depressionaria, con centro nel Mare del Nord, si muove fin verso il Mediterraneo centrale convogliando verso l’Italia diversi impulsi perturbati. Domani un nuovo impulso perturbato attraverserà dapprima le regioni centrali e successivamente quelle meridionali. Atteso un nuovo temporaneo rinforzo della ventilazione dai quadranti occidentali a tutte le quote. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche.
In mattinata il maltempo investirà il Lazio
L’avviso prevede dalle prime ore di domani venti da forti a burrasca, dai quadranti occidentali, su Toscana, Umbria e Marche. In estensione dalla mattinata a Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. Con raffiche di burrasca forte, specialmente sui settori costieri esposti e sulle zone appenniniche. Si segnalano mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto, è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione sul Molise occidentale sulle zone interne del Lazio, sull’intero territorio dell’Umbria e sui bacini nord-orientali dell’Emilia-Romagna. Allerta gialla sulla Basilicata e sui bacini della Calabria tirrenica, sulle restanti zone del Lazio, l’Abruzzo, gran parte del Molise, sui bacini occidentali delle Marche e su alcuni settori di Veneto ed Emilia-Romagna.

Coldiretti lancia l’allarme per i danni
E Coldiretti lancia l’allarme. Il maltempo sta provocando milioni di euro di danni nelle campagne a causa delle valanghe in montagna, frane e smottamenti, paesi isolati e strade rurali interrotte. Ma anche fiumi esondati, ponti chiusi. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del maltempo con l’allerta della Protezione civile da nord a sud della Penisola. I corsi d’acqua sono gonfi per la pioggia e lo scioglimento del manto nevoso con allagamenti diffusi e frane nelle campagne creano una situazione in cui, lungo la Penisola, sono ben 91,3% i comuni italiani che hanno parte del territorio in pericolo di dissesto idrogeologico, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.
Sott’acqua anche terreni coltivati
Sono finiti sott’acqua aree golenali ma anche terreni coltivati a grano, orzo oltre ed erba medica. Con la necessità di provvedere nuovamente alle semine ma la pioggia non stop ha colpito anche la produzione di verdura e frutta. Come gli agrumi del villacidrese, dove l’acqua caduta ha compromesso l’annata colpendo soprattutto le clementine che contano perdite oltre il 70% con punte del 100% e la richiesta di calamità.