Nuova stazione di Ostia Antica, pubblicato il bando: 8,4 milioni per la “porta” del Parco archeologico
 
                    Una stazione che dovrebbe diventare il biglietto da visita del patrimonio archeologico di Ostia Antica. È il progetto da 8,4 milioni di euro, finanziato con i fondi del Giubileo 2025, che prevede la riqualificazione completa della stazione ferroviaria di Ostia Antica, costruita a fine anni Cinquanta e oggi in stato di forte degrado. Da oggi, 21 ottobre, con la pubblicazione del bando di gara, parte ufficialmente l’iter per trasformare la fermata in una struttura moderna, con nuove banchine, servizi rinnovati e un percorso espositivo permanente che introduca i visitatori al sito archeologico. Un progetto ambizioso che punta a fare della stazione una vera e propria “porta d’ingresso al Parco di Ostia Antica”.
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Il piano prevede un intervento radicale: pensiline modulari con arredi ispirati all’antichità, nuovi percorsi tattili per ipovedenti, spazi espositivi e una passerella di collegamento che consentirà di accedere direttamente all’area degli scavi. L’idea, almeno sulla carta, è quella di creare una continuità tra viaggio e scoperta, con reperti archeologici integrati nella struttura della stazione. Le banchine, insomma, non più soltanto luoghi di attesa, ma un’anteprima della Roma antica che accoglie chi arriva dal centro o dai quartieri limitrofi. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con la Soprintendenza e punta a un linguaggio visivo coerente con gli altri siti culturali del Lazio, per offrire ai visitatori un racconto unitario della città antica e del suo territorio.
I problemi dei pendolari
La notizia, di per sé, è bellissima. Ma se l’obiettivo ufficiale è quello di valorizzare Ostia Antica e migliorare l’accessibilità, molti si chiedono se questa riqualificazione non rischi di restare solo un maquillage d’immagine. Perché i veri problemi, quelli che rendono difficile raggiungere e vivere Ostia Antica, non sono certo estetici. Trasporti insufficienti, collegamenti lenti, carenza di manutenzione e un servizio ferroviario spesso interrotto. La Metromare ogni giorno fa “dannare” i pendolari, che si sfogano sui social.
L’idea di una “porta d’accesso al Parco archeologico” affascina, ma la priorità, per chi abita nel X Municipio, resta un’altra: treni puntuali, infrastrutture funzionanti e sicurezza nelle aree limitrofe. Perché, come spesso accade a Roma, la bellezza dei progetti rischia di cozzare con la realtà dei disservizi. Il restyling della stazione potrebbe essere un primo passo verso una rigenerazione più ampia, ma solo se accompagnato da una visione di mobilità e territorio che guardi oltre l’immagine. Finché le “porte di Roma” resteranno difficili da raggiungere, nessuna stazione potrà davvero rappresentare il riscatto di Ostia, Lido o Antica che sia, e dell’intero X Municipio.
