Nuovi disagi per chi viaggia in metro: chiudono le stazioni Castro Pretorio e Policlinico

Castro Pretorio

I disagi per i romani non finiscono mai. Dal 5 ottobre nuove chiusure di alcune fermate della metropolitana. Stavolta tocca alla linea B: in particolare le stazioni di Castro Pretorio e Policlinico.

Proseguono, infatti, i lavori per la sostituzione di 48 impianti, tra scale mobili, ascensori e tappeti mobili distribuiti in dieci stazioni della linea B della metropolitana. Lo ha reso noto Atac. Si tratta di impianti arrivati a fine vita tecnica, avendo raggiunto il limite trentennale di utilizzo, e che quindi devono essere integralmente sostituiti con impianti di nuova costruzione. Cio’ consentira’ di avere impianti di ultima generazione nelle stazioni della metro B interessate dagli interventi, con evidente giovamento per il servizio e per i viaggiatori. L’impresa incaricata è la stessa che ha effettuato e sta effettuando i lavori in altre stazioni. Da Bologna (nella foto) a Tiburtina, passando per Monti Tiburtini, Quintiliani e Santa Maria del Soccorso.

Il cantiere apre prima a Castro Pretorio

Adesso il cantiere verrà aperto nella stazione Castro Pretorio. Successivamente a Policlinico. Atac sostiene che, date le differenti strutture degli impianti, secondo la normativa vigente sugli esodi in sicurezza, necessitano di chiusura di alcuni mesi. Il tutto per consentire smontaggio, rimontaggio e collaudi di ogni elemento. Farlo durante durante i sei mesi di lockdown era troppo facile?

Inverno di fuoco per chi viaggia sulla metro B

Castro Pretorio, quindi, sarà chiusa al pubblico dal prossimo lunedi’ 5 ottobre. Policlinico, invece, verrà chiusa a partire dal prossimo 29 novembre. I tecnici stanno ultimando le ricognizioni per stimare la data di conclusione dei lavori, che verrà comunicata nei prossimi giorni, e per studiare soluzioni di mobilita’ alternativa, anche prevedendo l’utilizzo di servizi sostitutivi. I lavori proseguiranno anche su altre stazioni, ma non sara’ necessario arrivare a nuove chiusure.

Nei prossimi giorni Atac, in collaborazione con l’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità e con Roma Capitale, sviluppera’ un articolato piano di comunicazione per informare in dettaglio l’utenza e minimizzare i disagi dei viaggiatori.

Perché non realizzare i lavori durante il lockdown?

Resta il fatto che, per la cittadinanza, chiusa in casa per sei mesi, resta inspiegabile come mai il Comune non abbia programmato le manutenzioni in quel periodo. Nessuno avrebbe avuto disagi e i lavori sarebbero stati ancora più celeri. Ma il buon senso, ai tempi dei grillini al potere, è l’ultima qualità che circola in Campidoglio.