Nuovo appello di Vaia alla politica: “Serve coraggio. Riaprite le scuole. Subito”


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“Vaccino e monoclonali armi strategiche per sconfiggere il virus vigliacco. Abbiamo, però, bisogno di una terza arma: la nostra forza. Affrontiamo con coraggio e determinazione questa fase, acquisendo sempre più spazi di socialità che ci irrobustiranno e renderanno il Paese forte e pronto per il Nemico. Cominciamo dalle scuole, a partire da quelle dell’obbligo. Ma subito! E torniamo a fare un pensierino sui trasporti…” Lo sottolinea Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma, in un post su Facebook.

“Le scuole vanno riaperte ore”

Nei giorni scorsi il direttore dello Spallanzani aveva ribadito la richiesta. “Garantendo le condizioni di sicurezza, magari vaccinando tutti gli operatori, dobbiamo però aprire soprattutto gli asili nido, le scuole d’infanzia e le primarie”. Vaia aveva anche proposto “all’assessore regionale di cominciare dallo Spallanzani dove c’è un asilo nido. Vorrei riaprirlo e consentire ai colleghi che lavorano nell’istituto di poter portare in serenità i loro figli. Possiamo partire con un esperimento pilota – aggiunge il direttore – Noi dobbiamo far uscire il Paese dalla depressione. Gli italiani sono stanchi, sfiduciati. Il mio pensiero va soprattutto alle giovani famiglie con i bambini che frequentano l’asilo e le scuole primarie. Mi rivolgo al decisore politico: pensiamo alle donne che lavorano e fanno tanta fatica in questo momento”.

Locatelli concorda con Vaia: “Le scuole vanno riaperte”

Una posizione sposata, proprio in queste ore, anche dal Cts. “C’è una flessione dei contagi e si dovrà dare priorità alle scuole nelle riaperture. Bisogna fare presto con la protezione dei più fragili, dopo operatori sanitari e Rsa è urgente completare over 80 per poi passare a soggetti estremamente vulnerabili e alla fascia d’età 70-79 nella quale ricordo che il tasso di letalità è pari al 10 per cento”. Così al Fatto Quotidiano Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico-scientifico. “Serve, come ha detto il premier Draghi, un approccio omogeneo – aggiunge – pur con le dovute particolarità territoriali, che renda uniforme la strategia rispetto alle categorie da vaccinare prioritariamente”.

“La situazione del Lazio? Sostanzialmente apprezzabile”

“Il Lazio prosegue Locatelli – ha una situazione vaccinale apprezzabile e meritevole di valutazione positiva. Però, l’obiettivo deve essere quello di rendere tutti al meglio performanti senza dividersi. Quanto ai colori, il Cts fornisce valutazioni sulla base dei dati epidemiologici. Personalmente, credo che aprire contemporaneamente troppe cose non sarà possibile, andranno fatte delle scelte che tengano conto anche di ragioni di natura sociale ed economica con la massima priorità per la scuola in presenza come ha sottolineato il premier Draghi”.

La riapertura beffa: da martedì, ma richiudono giovedì

In queste ore si va profilando l’apertura delle scuole del Lazio da martedì. Tuttavia, da giovedì tornano chiuse per le festività pasquali. Una vera e propria riapertura beffa.