“Obbligo mascherine anche all’aperto? Una vera goliardata di Zingaretti….”

mascherine vigili urbani roma

Mascherine all’aperto, non piacciono a nessuno. L’ultima ordinanza della Regione Lazio del 3 ottobre che ne sancisce l’obbligatorietà non è certamente piaciuta al sindacato nazionale Ugl (Unione generale del Lavoro), che l’ha bollata come “una goliardata”. In particolare, il settore Polizia locale dell’Ugl si concentra sulla necessità di multare i contravventori. Il segretario provinciale Sergio Fabrizi non ha dubbi al riguardo. “Obbligare alla mascherina anche in luoghi aperti e privi di assembramenti, per combattere la quotidiana guerra contro il Covid-19, ricorda l’amara situazione della campagna di Russia. Che fu combattuta dai nostri militari con le scarpe di cartone”, dice Fabrizi.

Non saranno le mascherine la carta vincente

E precisa: “Non può essere uno straccetto sulla bocca e naso la carta vincente in questa delicata battaglia, quando poi anche fior di virologi ritengono inutile, se non dannoso, l’uso della mascherina protratto nel tempo” osserva Fabrizi. “Si pretende di voler obbligare ad indossarla per ore anche coloro che devono lavorare all’aperto, magari in condizioni di mantenimento della distanza interpersonale – prosegue il Segretario Provinciale Ugl Polizia Locale –. Si pensi agli operai nei cantieri, agli asfaltisti ed agli altri operatori sotto sforzo fisico che devono aggiungere disagio alla respirazione per la mascherina”.

Gli stessi operatori manifestano numerose perplessità sul provvedimento

Dello stesso parere poi proprio i “pizzardoni”, ossia quelli che dovrebbero poi sanzionare pesantemente i cittadini in caso di inottemperanza. “Si tratta di una norma difficile da comprendere ed ancor più da far comprendere – dichiara inoltre il Coordinatore romano dell’Ugl Polizia locale Marco Milani –. Tanto è vero che che ci vengono segnalate perplessitá tra gli stessi operatori, a procedere con le sanzioni ai cittadini in condizioni di non assembramento. Alcune osservazioni che pervengono a questo sindacato sono anche di natura giuridica. Non vorremmo che anche questa ordinanza, una volta cassata dal Tar, finisca in una goliardica provocazione”.