Offensiva arrogante della Francia: ci sta riportando a Ventimiglia tutti i clandestini (video)

ventimiglia (2)

Un gruppo piuttosto nutrito di clandestini, almeno una ventina, sono stati respinti nel pomeriggio dalle autorità francesi al confine tra Mentone e Ventimiglia. I clandestini sono così stati riportati su territorio italiano. Una scena che si sta ripetendo con frequenza crescente negli ultimi giorni, dopo la stretta annunciata dal governo francese e il rafforzamento dei controlli seguito alla polemica legata alla vicenda della Ocean Viking, approdata nel porto di Tolone. Dopo i controlli a tappeto di ieri, continua il presidio della polizia francese al confine di Ventimiglia, anche se oggi in maniera meno serrata rispetto alle scorse ore. Anche il dispiegamento di uomini ai valichi si è ridotto, rientrando pressoché nella normalità.

La polizia francese a Ventimiglia si rafforza

Al valico di Ponte San Ludovico, infatti, la polizia di frontiera francese, che nelle ultime ore ha rafforzato il proprio dispositivo di circa 500 unità. La polizia ferma per le verifiche in particolare furgoni, camper e roulotte in transito per bloccare l’ingresso in territorio d’oltralpe di migranti stranieri. I controlli causano anche qualche rallentamento del traffico che, tuttavia, si risolve in breve tempo. Intanto, nell’altro valico di frontiera di Ventimiglia, Ponte San Luigi, anche questa mattina, come nei giorni scorsi, è proseguito l’arrivo alla spicciolata di immigrati illegali. Bloccati in territorio francese, per lo più a bordo di treni, ma anche a piedi attraverso i sentieri di montagna, e quindi respinti in suolo italiano.

I clandestini ovviamente hanno bambini al seguito

Questa mattina i primi a essere accolti e identificati dalla polizia italiana sono stati una decina di giovani, per lo più provenienti dal centro Africa, e successivamente tre famiglie con tanto di bambini al seguito. Ad accoglierli, come di consueto, al fianco dei poliziotti, un mediatore culturale. Che spiega loro le procedure burocratiche mentre davanti agli uffici stazionano volontari di associazioni umanitarie che forniscono qualche genere di conforto, cioccolata e biscotti. E indicano anche dove trovare un pasto caldo e riparo nelle ore più fredde. Secondo le stime, tuttavia, i respingimenti, negli ultimi giorni, sarebbero aumentati di qualche decina.