Oggi 9 italiani su 10 addobbano l’albero di Natale. Molto meglio se vero…

albero di natale coldiretti (2)

L’albero di Natale resta una tradizione fortemente radicata tra gli italiani che lo accendono in quasi nove famiglie su dieci (85%). Anche se però ci si divide, tra vero o finto, tra piccolo e grande, tra addobbo tradizionale od innovativo. Emerge da una indagine Coldiretti/Ixè in occasione dell’Immacolata durante il quale nelle case si addobba l’albero. L’albero naturale è quest’anno nelle case di quasi 3 milioni di famiglie. Anche se – sottolinea Coldiretti – la maggioranza degli italiani ricicla l’albero di plastica dalla cantina mentre una minoranza lo compra nuovo di plastica. Un albero artificiale di circa 1,90 metri ha un’impronta di carbonio equivalente a circa 40 chili di emissioni di gas serra, che è più di 10 volte quello di un albero vero che e vivo e respira e contribuisce invece ad abbattere gli inquinanti anche dell’aria domestica.

L’albero finto inquina l’ambiente, mari compresi

A determinare la maggior parte dell’impronta di carbonio dell’albero di plastica è – sottolinea la Coldiretti – la sua fabbricazione. A partire dal petrolio alla quale si aggiungono le emissioni industriali derivanti dalla produzione dell’albero e la spedizione per lunghe distanze prima di arrivare al negozio. E si tenga conto che la maggioranza ha origine in Cina a circa novemila chilometri di distanza dall’Italia, Senza dimenticare che impiega oltre 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente, contribuendo alla diffusione delle microplastiche nel suolo, nelle acque e nella catena alimentare. L’albero naturale italiano invece concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente. Poiché – informa la Coldiretti – è coltivato soprattutto in terreni altrimenti destinati all’abbandono e contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline.

Gli abeti coltivati in terreni destinati all’abbandono

Gli abeti utilizzati come ornamento natalizio – rileva la Coldiretti – derivano per circa il 90% da coltivazioni vivaistiche. Mentre il restante 10% (cimali o punte di abete) dalla normale pratica forestale che prevede interventi colturali di “sfolli”, diradamenti o potature indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza del bosco. In Italia la coltivazione dell’albero di Natale è concentrata prevalentemente in Toscana (province di Arezzo e Pistoia) ed in Veneto. La spesa media degli italiani per l’albero vero è di 44 euro. Anche se i prezzi variano a seconda dell’altezza e delle varietà. Gli abeti più piccoli che – precisa la Coldiretti – non superano il metro e mezzo venduti tra i 10 e i 60 euro a seconda della misura, della presenza delle radici ed eventualmente del vaso.

I prezzi variano anche fino a 200 euro

Mentre per le piante di taglia oltre i due metri il prezzo sale anche a 200 euro per varietà particolari. La vendita – continua la Coldiretti – avviene nei vivai, nella grande distribuzione, presso i fiorai, nei garden. Ma ottime occasioni si trovano anche in molti mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Con la svolta green degli italiani spinta dalla pandemia sono in aumento quanti ricorrono all’addobbo al naturale con il quale non si corrono rischi per la sicurezza. E poi, si riscoprono le tradizioni del passato, si rispetta l’ambiente E’ possibile distinguersi in originalità, ricorrendo ad addobbi naturali come mele di diverso colore rosse, gialle e verdi che danno ugualmente “luce” senza aver bisogno di elettricità. O anche a kiwi ed agrumi come arance, limoni, mandarini e clementine, che non ammuffiscono.

Come addobbare l’albero di Natale in maniera alternativa

E ancora collane di pasta, frutta secca, biscotti fatti in casa. Ma anche prodotti dell’orto come peperoncini, pomodorini e fili di zucca. E pure sculture di pane e marzapane. Invece di usare le solite sfere artificiali, lampadine e fili di plastica come decorazioni – continua la Coldiretti – si possono utilizzare pigne da colorare a piacimento e frutta secca come castagne noci e nocciole. Per finire, invece dei soliti fili argentati o dorati si possono utilizzare ghirlande di fiori fatte con stelle di Natale, gerbere, corniolo, ranuncolo e pungitopo. Il procedimento – conclude la Coldiretti – non è difficile, basta infilare fiori e foglie con del filo metallico cercando di dargli la forma di un cordoncino da appendere all’albero per renderlo sicuramente un albero d’autore.