Ogni estate le stessa storia: rincaro ingiustificato del carburante. Il governo sabota le vacanze degli italiani

Ogni estate è la stessa storia: i carburanti volano. Non si arrestano i rialzi dei carburanti con la benzina che, secondo le ultime rilevazioni del Mise, raggiunge alla pompa 1,634 euro al litro, mentre il gasolio costa 1,494 euro/litro. Una corsa senza sosta che, denuncia il Codacons, determina una stangata pari a +280 euro annui a famiglia, solo per i maggiori costi di rifornimento. “Oggi la benzina costa il 16,7% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il gasolio è aumento del +16%”, afferma il presidente Carlo Rienzi. “Da inizio anno la verde ha subito un rincaro alla pompa del 13,4%, +13,2% il diesel. Tradotto in soldoni, un pieno di benzina costa oggi 11,7 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2020, +10,3 euro un pieno di gasolio”, spiega ancora.
Quando gli italiani partono il carburante decolla
“Aumenti che si registrano in occasione degli spostamenti degli italiani per il periodo estivo, e determineranno su base annua una stangata media da +280 euro a famiglia”, conclude Rienzi. Anche Assoutenti protesta. Il nuovo record dei carburanti alla pompa, con la benzina che raggiunge 1,634 euro al litro con una crescita del +16,7% rispetto al 2020, peserà come un macigno sulle vacanze degli italiani. E porterà ad un sensibile aggravio di spesa per chi in questi giorni e nelle prossime settimane si sposta in auto per raggiungere le località di villeggiatura. Lo afferma Assoutenti, commentando le nuove rilevazioni del Mise sui listini dei carburanti.

Così il governo specula sulle tasche dei consumatori
“Per l’ennesima volta siamo in presenza di una speculazione sui viaggi degli italiani, con i prezzi alla pompa che subiscono forti rialzi in occasione delle partenze e degli spostamenti dei cittadini”, afferma il presidente Furio Truzzi. “Il conto per la collettività sarà salatissimo, poiché le famiglie si troveranno ad affrontare una stangata complessiva da +7,2 miliardi di euro solo per i maggiori costi di rifornimento, causata dalla abnorme crescita dei prezzi di benzina e gasolio”, continua. “Ci chiediamo il motivo per cui il Governo Draghi, di fronte alla corsa dei listini alla pompa che sta determinando rincari in tutti i settori, dalle bollette di luce e gas ai prezzi degli alimentari, non abbia ancora messo in campo alcuna misura di contrasto tesa a bloccare le speculazioni e salvare le tasche degli italiani”, conclude Truzzi.
Un salasso immotivato
Gli fa eco Uecoop. I prezzi record della benzina sono una stangata per oltre 8 italiani su 10 (84%) che hanno deciso di spostarsi in auto, moto o camper per vacanze dell’estate 2021. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat in riferimento al nuovo record fatto segnare dai carburanti in Italia. Guarda caso, proprio nel periodo in cui le famiglie partono per le ferie estive alla ricerca di un po’ di libertà e di tranquillità dopo le limitazioni imposte dall’emergenza Covid. Questa impennata dei prezzi si traduce per le tasche degli italiani in un salasso da 88 euro in media ogni volta che ci si ferma al distributore per il pieno e la spesa, sottolinea Uecoop, sale ancora se si fa rifornimento in autostrada dove i carburanti costano già di più rispetto alle pompe che si trovano sulla rete viaria locale.
Però il carburante non scende quanto il barile diminuisce
Il balzo dei carburanti, evidenzia ancora Uecoop, si registra proprio nel giorno in cui il disaccordo tra i Paesi Opec sull’aumento della produzione di greggio ha spinto il barile verso i 78 dollari. Il problema però è che il petrolio di oggi non è certo quello che serve per la benzina venduta alle famiglie e alle imprese italiane. In questo periodo e quindi sui prezzi alla pompa si rileva sempre un certo strabismo temporale. In Italia il costo dei carburanti segue sempre in maniera rapidissima l’aumento del prezzo mondiale del petrolio. Mentre non retrocede altrettanto velocemente quando le quotazioni dell’oro nero scendono. Una situazione che – conclude Uecoop – ha pesanti ripercussioni sui bilanci di imprese e famiglie. E che rappresenta un freno alle possibilità di rilancio del Paese dopo la pandemia.