Ok della Regione ai diesel Euro 5 a Roma: ma il Campidoglio dovrà garantire la “qualità dell’aria con misure alternative”

Ok della Regione ai diesel Euro 5 a Roma: ma il Campidoglio dovrà garantire la “qualità dell’aria con misure alternative”. Una decisione destinata a fare discutere: la Commissione Ambiente della Regione Lazio ha dato il via libera ieri pomeriggio martedì 24 giugno, tra l’altro all’unanimità, a una modifica sostanziale del Piano di risanamento della qualità dell’aria.
Il provvedimento, che riguarda la circolazione dei veicoli più inquinanti a Roma (Fascia Verde) e nella Valle del Sacco, apre alla possibilità per i diesel Euro 5 di continuare a circolare anche nei mesi invernali, a patto che il Comune di Roma garantisca una riduzione equivalente delle emissioni attraverso misure alternative.

Il nodo centrale della modifica è la flessibilità concessa al Campidoglio. Se inizialmente era previsto un blocco rigido alla circolazione dei veicoli diesel fino a Euro 5 dal 1° novembre 2025 al 31 marzo 2026, dal lunedì al venerdì, tra le 8.30 e le 18.30, ora si apre uno spiraglio: il divieto potrà essere aggirato con azioni compensative di pari efficacia ambientale.
Una nuova strategia della Regione Lazio per Roma sui diesel Euro 5
La nuova impostazione non elimina il divieto, ma lo trasforma in un vincolo condizionato. La palla passa ora all’amministrazione comunale, chiamata a individuare interventi alternativi capaci di contenere le emissioni di particolato e biossido di azoto. L’obiettivo resta invariato: il miglioramento della qualità dell’aria. Cambia però la strada per raggiungerlo.
Questa mossa arriva in risposta alle crescenti pressioni sociali e alle difficoltà logistiche legate a un blocco totale dei diesel Euro 5, ancora ampiamente in uso nella città. Si cerca quindi un compromesso tra salute pubblica e tenuta della mobilità urbana. Le soluzioni potranno includere potenziamento del trasporto pubblico, incentivi per il passaggio a veicoli elettrici, o limitazioni selettive su base oraria o territoriale.
Più sorveglianza ambientale e iniziative future per Roma: il diktat della regione Lazio
Nel pacchetto di misure approvate dalla commissione spicca anche l’istituzione delle Guardie ecologiche volontarie. Una scelta simbolica, ma anche operativa, per rafforzare il controllo ambientale e il coinvolgimento diretto dei cittadini. Queste figure avranno il compito di monitorare il rispetto delle normative ambientali e di sensibilizzare la popolazione sui temi della sostenibilità.
Non solo. È stata illustrata anche la proposta per la creazione di un Osservatorio regionale sui cambiamenti climatici. Si tratta di una cabina di regia scientifica che dovrà elaborare dati, monitorare gli effetti del riscaldamento globale sul territorio laziale e fornire indicazioni operative alle amministrazioni locali. Un ulteriore passo verso un approccio sistemico alla crisi climatica.
Verso l’approvazione definitiva del nuovo Piano per Roma
La proposta di deliberazione consiliare approvata in sede di commissione dovrà ora passare al vaglio della commissione Bilancio prima di poter approdare all’aula per l’approvazione definitiva. L’iter si preannuncia veloce, vista l’unanimità già registrata.
Ma il messaggio è chiaro: Roma non rinuncia alla lotta contro l’inquinamento, ma cambia strategia. Meno rigidità e più responsabilità locale, con il Comune chiamato a dimostrare concretamente di poter tutelare la salute pubblica senza paralizzare la città.
Il tempo stringe. Entro l’autunno il Campidoglio dovrà mettere nero su bianco il piano delle misure alternative. Sarà il primo banco di prova di una nuova stagione nella gestione ambientale della Capitale.
Chi decide per Roma: la composizione della Commissione Ambiente della regione Lazio
La Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio – che ha dato il via libera alla svolta – è composta da: Presidente: Giulio Menegali Zelli Iacobuzi (Fratelli d’Italia). Vice Presidente: Salvatore La Penna (Partito Democratico). Vice Presidente: Vittorio Sambucci (Fratelli d’Italia). Componenti: Mario Ciarla (Partito Democratico), Daniele Maura (Fratelli d’Italia), Michele Nicolai (Fratelli d’Italia), Valerio Novelli (Movimento 5 Stelle 2050), Daniele Sabatini (Fratelli d’Italia), Marietta Tidei (Italia Viva – Il Centro – Renew Europe) e Enrico Tiero (Fratelli d’Italia).
Una composizione con prevalenza di membri di Fratelli d’Italia, ma caratterizzata da un consenso trasversale su un tema cruciale come l’aria che respiriamo. Un segnale di pragmatismo politico che potrebbe segnare un nuovo approccio condiviso nelle politiche ambientali regionali.
La Fascia Verde di Roma, le vie e strade interessate
Le vie che compongono i confini sono indicate di seguito.
circonvallazione Aurelia
circonvallazione Cornelia
via Domenico Tardini
via della Pineta Sacchetti
via Vittorio Montiglio
via Luigi Arbib Pascucci
via della Pineta Sacchetti
via Trionfale largo Cervinia
via Igea piazza Walter Rossi
via della Camilluccia
piazza dei Giuochi Delfici
via Cassia
via Vilfredo Pareto
largo Pasquale Saraceno
via Giovanni Fabbroni
via Flaminia Nuova
via dei Due Ponti via Flaminia
via Flaminia (rampe di collegamento con Tor di Quinto e Stazione Tor di Quinto)
via Flaminia
via Flaminia Nuova
via Flaminia Nuova (rampa laterale Roccalvecce)
via Flaminia Nuova via Flaminia (rampa laterale Grottarossa)
via Flaminia
via Flaminia (rampa laterale Barendson)
via Flaminia Grande Raccordo Anulare Grande Raccordo Anulare (rampa di collegamento con Salita di Castel Giubileo)
Salita di Castel Giubileo
via Grottazzolina
via di Castel Giubileo
via Bolognola
via Salaria
via Salaria (rampa laterale di ritorno) via Salaria via Salaria (rampa di collegamento con via Cortona)
via Salarla Ponte Salario
via dei Prati Fiscali
piazza Pier Carlo Talenti
via Ugo Ojetti
via Arturo Graf
viale Kant
viale Egidio Galbani
