Omicidio a Villa Pamphili, madre e figlia uccise: il killer si chiama Francis Kaufmann, aveva fornito un nome falso

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Si chiama Francis Kaufmann, e non Rexal Ford come inizialmente dichiarato, l’uomo fermato in Grecia per il brutale omicidio di una madre e della sua bambina di sei mesi a Roma. Il duplice delitto è avvenuto nei pressi di Villa Pamphili, dove i corpi delle due vittime erano stati ritrovati lo scorso maggio in circostanze drammatiche. La scoperta della vera identità dell’uomo è emersa grazie a nuovi accertamenti condotti dalla Procura di Roma, in collaborazione con l’FBI e le autorità greche.

Il killer si nascondeva in Grecia con una falsa identità

Dopo giorni di ricerche e di tensione internazionale, le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare e fermare il sospetto in Grecia. Al momento del fermo, l’uomo aveva dichiarato di chiamarsi Rexal Ford, presentando documenti falsi. Ma attraverso verifiche biometriche e lo scambio di informazioni tra Italia, Stati Uniti e Grecia, si è scoperto che l’uomo è in realtà Francis Kaufmann, cittadino statunitense, già noto alle autorità americane per precedenti episodi di violenza. Un elemento cruciale, che potrebbe aprire nuove piste investigative e chiarire il movente del duplice omicidio, avvenuto in una delle aree verdi più frequentate della Capitale.

Il ritrovamento dei corpi a Villa Pamphili

I cadaveri della donna e della sua bambina di appena sei mesi erano stati trovati nei pressi di Villa Pamphili, parzialmente nascosti tra la vegetazione, a pochi metri l’uno dall’altro. Una scena straziante, che ha sconvolto l’opinione pubblica e acceso i riflettori sulla sicurezza nei parchi romani. Secondo le prime ricostruzioni fornite dagli inquirenti, le vittime vivevano da qualche tempo in condizioni precarie, e il presunto omicida avrebbe avuto un legame personale con la madre, di cui non sono ancora state rese note le generalità complete per motivi di riservatezza.

Collaborazione tra la Procura di Roma e l’FBI

Determinante per lo sviluppo delle indagini è stata la collaborazione internazionale: l’FBI ha supportato le autorità italiane nella verifica dell’identità di Kaufmann, il cui nome risulta collegato a casi pregressi di violenza domestica e disturbi psichiatrici negli Stati Uniti. La Procura di Roma ha già avanzato richiesta di estradizione, e nei prossimi giorni l’uomo potrebbe essere trasferito in Italia per rispondere formalmente dell’accusa di duplice omicidio volontario aggravato.

Un caso che interroga Roma e il Paese

Nel frattempo, la città resta sotto shock per l’uccisione di una bambina di appena sei mesi, vittima innocente di una violenza ancora tutta da chiarire nei suoi dettagli.