Omicidio Ciatti: fuggito il ceceno condannato a 15 anni

E’ scappato Rassoul Bissoultanov, il 29enne ceceno condannato a 15 anni di reclusione per la morte di Niccolò Ciatti, il 21enne di Scandicci (Firenze) che venne pestato senza alcun motivo la notte tra l’11 e il 12 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar, nota località della Costa Brava, dove si trovava in vacanza con alcuni amici.

Il condannato per omicidio volontario non si è presentato questa mattina davanti al Tribunale spagnolo di Girona dove era fissata l’udienza per la carcerazione, al fine di calcolare la rideterminazione della reclusione dopo essere stato in prigione già quattro anni. Dopo aver preso atto della irreperibilità di Bissoultanov, il giudice ha emesso nei suoi confronti un mandato di cattura internazionale.

L’accusa ha però dimostrato che l’uomo conosceva molto bene le arti marziali e sapeva cosa poteva uccidere. Esiste un video con il colpo che ha portato alla morte di Niccolò Ciatti.

Le indagini sono iniziate subito e grazie anche ai diversi filmati girati nel momento dell’aggressione le autorità sono riuscite a rintracciare i responsabili e fermarli. Arresto che per uno dei tre è stato confermato anche dal Tribunale di Planes con la decisione di disporre un processo per omicidio volontario. La posizione degli altri due era stata archiviata in un primo momento da parte del giudice.

Il killer di Niccolò Ciatti conosceva le arti marziali

Poliziotti, guardie giurate e medici hanno parlato nelle testimonianze di un «colpo professionale di una persona che conosceva tecniche di lotta». Lo stesso ha detto Filippo Verniani, l’amico di Ciatti che era presente all’aggressione. «Il ceceno voleva uccidere, non ho dubbi. Quel colpo l’ha pensato e ha puntato Niccolò come se avesse un mano un fucile e gli volesse sparare alla testa».