Omicidio di Ilaria Sula: chiesto giudizio immediato per il killer, il papà: “Aveva una vita davanti”

Omicidio di Ilaria Sula a Roma, si va verso il giudizio immediato per l’ex fidanzato.
La confessione rilasciata da Mark Antony Samson è quanto basta alla Procura di Roma per chiedere il giudizio immediato del 23enne imputato per l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla relazione affettiva con la vittima e l’occultamento di cadavere.
L’indagine
Le accuse a suo carico sono pesanti e gli elementi raccolti dagli inquirenti, tra cui le immagini riprese dalla dash cam montata sull’auto, potrebbero confermare l’impianto accusatorio dei pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. Le prove sono solide, quindi se la richiesta venisse accolta, Mark Samson sarà chiamato a comparire direttamente davanti alla Corte d’Assise.

Proprio la piccola telecamera è stata trovata a bordo dell’auto usata dal killer per portare il corpo della giovane fino a Capranica Prenestina chiuso in una valigia. Samson ha fatto un viaggio di quasi 50km con il corpo in macchina prima di fermarsi lungo la strada provinciale e lanciare la valigia in un dirupo.
Poi è tornato a casa e per giorni ha finto di essere in apprensione per la scomparsa della ragazza. Addirittura, si è offerto di aiutare i genitori di lei nelle ricerche.
La scomparsa di Ilaria
I familiari, gli amici e gli inquirenti hanno cercato Ilaria sula per giorni. L’ultimo volta è stata vista viva il 25 marzo scorso a Furio Camillo. Poi di lei si sono perse le tracce.
Il suo corpo è stato ritrovato solo dopo una settimana, in una valigia lanciato in un’area boschiva in fondo a un dirupo lungo la strada provinciale 45B.
Mark Samson su è detto sopraffatto dalla gelosia e dall’ossessione, non accettando la fine della relazione. A raccontarlo è stato proprio lui, in una lettera, indirizzata ai genitori della 22enne ammettendo l’omicidio. Un messaggio pensato con il valore di confessione e di scuse per la famiglia che non riabbraccerà più sua figlia.
L’omicidio
Mentre tutti cercavano Ilaria, Mark sapeva che la verità era un altra. Entrambi erano a casa di lui, nel quartiere Africano, dove viveva con i genitori. Poi una lite per l’ennesima scenata di gelosia, fin quando il 23enne non l’ha colpita 3 volte con un coltello alla gola. La casa è diventata la scena di un crimine efferato.
Il papà: “Ilaria aveva una vita davanti”
“Quelle persone hanno fatto troppo male alla mia famiglia. Spero sia fatta giustizia”, ha detto all’Ansa Flamur Sula, papà di Ilaria. “Ilaria aveva una vita davanti e non è giusto che la mia principessa abbia fatto questa fine orribile. Confido nella giustizia italiana”.