Omicidio Luca Sacchi: i giudici sono entrati in camera di consiglio. In tre rischiano l’ergastolo

Omicidio Luca Sacchi

Sono entrati in camera di consiglio i giudici della prima Corte d’Assise di Roma per decidere la sentenza del processo per l’omicidio di Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola alla testa nella notte tra il 23 e 24 ottobre 2019 davanti a un pub nella zona di Colli Albani a Roma. Nella requisitoria dello scorso 11 febbraio la pm Giulia Guccione ha chiesto la condanna all’ergastolo per Valerio Del Grosso, autore materiale dell’omicidio, 30 anni per Paolo Pirino, che partecipò all’aggressione, e per Marcello De Propris, che consegnò l’arma del delitto. Chiesta inoltre una condanna a 4 anni e mezzo per Anastasiya Kylemnyk, accusata di violazione della legge sugli stupefacenti. Per il padre di De Propris, Armando, accusato della detenzione della pistola, la pm ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto. La sentenza è attesa nel tardo pomeriggio.

Del Grosso, Pirino e De Propris accusati del delitto

L’omicidio è stato compiuto con un colpo di pistola alla testa nella notte tra il 23 e 24 ottobre 2019 davanti ad un pub in zona Appio, nella Capitale. Del Grosso, Pirino e De Propris sono accusati di omicidio volontario aggravato, perché connesso al fatto di rapina. “È fuori dubbio che l’esecutore materiale sia Valerio Del Grosso. C’è un dolo diretto, perché emerge chiaramente che lui ha mirato e sparato alla figura di Luca. Una violenza gratuita”, spiega la pm in aula.

“Paolo Pirino e Marcello De Propris – aggiunge Giulia Guccione – hanno fornito però un contributo morale e materiale”. Pirino, “ha condiviso il progetto di rapina a mano armata, è entrato in colluttazione con Luca Sacchi e ha portato a termine l’azione delittuosa impossessandosi dello zaino”.

Per quanto riguarda De Propris, “fornisce l’arma per la rapina” e “sprona Del Grosso che appariva un pò esitante”. “Fornire l’arma è anche ‘concorso in porto d’armi”, spiega ancora la pm che aggiunge: “infatti è contestata a tutti e tre”. Per Marcello De Propris sono stati sollecitati anche 70 mila euro di multa.

Omicidio Luca Sacchi: chiesti 4 anni e mezzo per la fidanzata

Quattro anni e 6 mesi di reclusione. Questa la pena sollecitata dalla pm Giulia Guccione nei confronti di Anastasiya Kylemnyk, fidanzata del personal trainer accusata per la violazione della legge sugli stupefacenti. “Il comportamento che ha tenuto Anastasiya è grave e supera quello che potrebbero essere gli argomenti a favore per le attenuanti generiche”, spiega la pm. Chiesta, infine, l’assoluzione ‘per non aver commesso il fatto’ per Armando De Propris (padre di Marcello), accusato della detenzione dell’arma.