Omicidio stradale di Gaia e Camilla, in Corte d’Assise d’Appello 5 anni e 4 mesi a Pietro Genovese

La Corte d’Assise d’Appello ha accolto in parte le richieste della difesa di Pietro Genovese. Il ragazzo di 21 anni figlio del famoso regista, che nella notte tra il 20 e il 21 dicembre 2019 ha falciato su corso Francia Gaia e Camilla. Poco dopo le 24, mentre le due amiche ritornavano verso casa. Un dramma umano e familiare terribile, con la inevitabile coda giudiziaria. Che ha via via aggravato la posizione del ragazzo, perché da una perizia depositata dall’accusa sembra che lo stesso fosse al cellulare al momento dell’impatto. E che la velocità no fosse quella prescritta dai limiti. Mentre la tesi difensiva, per cui anche le due giovani vittime avrebbero attraversato la carreggiata imprudentemente e fuori dalle strisce, è stata smontata. Certamente era buio, e in quella notte maledetta piovigginava. Ma secondo i giudici quell’assurda tragedia poteva essere evitata. Semplicemente con una maggiore attenzione alla guida.

A carico di Genovese, in primo grado l’accusa aveva chiesto 5 anni. Ma dal giudice dell’abbreviato era arrivata una pesantissima condanna a otto. Adesso in appello la pena è stata fissata a 5 anni e 4 mesi. Intanto il ragazzo ha scontato i domiciliari, e a suo carico rimane solo l’obbligo di dimora a  Roma. E il divieto di uscire di casa dalla 22 alle 7 del mattino. Nessuna polemica dalle famiglie delle vittime. Che avevano chiesto giustizia. Ma che non hanno mai voluto accanirsi contro Pietro Genovese. I cui genitori hanno nel frattempo provveduto a risarcire la parte civile del danno.

“Quella notte a a corso Francia Gaia e Camilla attraversarono sulle strisce “. Ecco le motivazioni

Fatta giustizia per Gaia e Camilla. Senza cercare il ‘mostro’

Le famiglie coinvolte nel dramma dell’omicidio stradale che ha visto le vite spezzate di Gaia e Camilla, hanno sempre avuto un atteggiamento sobrio e responsabile. Pur nel dolore immenso per quella assurda tragedia. Avevano chiesto giustizia, nel rispetto della memoria delle ragazze falciate sulla strada. Ma nessun accanimento. Così hanno accettato la liquidazione della parte civile. E verosimilmente non ricorreranno in Cassazione. Contro la sentenza della Corte d’Assise d’Appello, che ha ridotto la pena nei confronti di Pietro Genovese da 8 anni a poco più di cinque. Che comunque il ragazzo non sconterà in carcere. Una cosa però i genitori di Gaia e Camilla l’avevamo chiesta, e l’hanno ottenuta. La revoca permanente della patente per il 21 enne figlio del celebre regista Paolo. Per evitare che litri drammi simili possano accadere in futuro. E per poter pensare che almeno da questo punto di vista, la morte delle due ragazze non sia stata del tutto vana.

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