Onorevoli al primo mandato, dormite tranquilli: per voi vitalizio assicurato

E sì, è troppo tardi ormai per fare leggi e leggine contro i vitalizi dei parlamentari. Come chiesto dalla maggioranza degli italiani. Anche chi non ha completato la legislatura godrà del notevole trattamento economico che spetta a chi ha fatto l’intera legislatura. Scatta infatti il 24 settembre prossimo il limite dei quattro anni, sei mesi e un giorno che consentono ai neoparlamentari di stare al sicuro, almeno dal punto di vista economico. De lo fa notare il Fatto Quotidiano in un servizio sullo spinoso argomento che specifica ovviamente che bisogna aver compiuto i 65 anni. Non sembra probabile che l’insediamento del nuovo parlamento, qualora ci fossero le elezioni politiche, avvenga prima del 24 settembre, e quindi tutti contenti, soprattutto chi in parlamento non ci rientrerà più.
Ecco il cronoprogramma-vitalizio
Sono, dice il Fatto Quotidiano, 427 i deputati e 234 i senatori al primo mandato che, secondo la legge, rimarranno in carica fino alla prima seduta del nuovo parlamento. L’articolo 61 della Costituzione stabilisce che «le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti. Finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti». Spiega ancora il Fatto Quotidiano: “Un decreto del 2003 afferma che il ministro dell’Interno deve comunicare al collega degli esteri l’elenco provvisorio degli italiani aventi diritto al voto e residenti all’estero almeno 60 giorni prima del voto. Poi dalle elezioni alla prima riunione delle nuove Camere possono trascorrere al massimo 20 giorni. In pratica dal discorso di Draghi di mercoledì all’eventuale insediamento dei nuovi parlamentari passerebbero circa 80 giorni. Arriviamo pertanto ai primi giorni di ottobre. Tradotto: vitalizio maturato e messo nel cassetto”…
