Operazione red drug, sgominata banda attiva tra Roma Abruzzo e Sicilia

È stata sgominata con l’operazione red drug una organizzazione criminale dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Attiva tra Roma, l’Abruzzo e la Sicilia. Le indagini durate diversi mesi, sono state condotte dalla Guardia di Finanza in collaborazione con lo Scico, su impulso della DDA di Messina. La banda aveva il suo grossista a Roma, noto con lo pseudonimo di Giampaolo. E residente nella periferia nord della Capitale, zona Selva Candida. E il commercio della droga non si era fermato neppure durante il lockdown. Perché per trasportare la merce, essenzialmente grandi quantitativi di marijuana, venivano utilizzate delle ambulanze. Che circolavano a sirene spiegate, simulando il trasporto di qualche malato di covid. E dunque sfuggendo al controllo delle Forze dell’Ordine. Ma alla fine grazie alle intercettazioni e alla attività di intelligence, i responsabili sono stati tutti individuati ed arrestati.

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Trasportavano gli stupefacenti in ambulanza. Otto arresti e 65 chili di marjiuana sequestrati nell’operazione red drug

Le indagini svolte, dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina e consistite in complesse intercettazioni telefoniche, ambientali e tipiche di polizia giudiziaria, rese ancora più difficoltose dal particolare momento storico connesso alla pandemia da covid-19, hanno consentito di ricostruire tutte le fasi dell’illecito traffico. Dalla pianificazione dell’approvvigionamento, al trasferimento dei tre carichi di sostanze stupefacenti, destinati a Pescara, Messina e Catania. Nel dettaglio, nel febbraio di quest’anno, le indagini permettevano alle Fiamme Gialle di ricostruire la consegna di un primo carico di circa 25 chilogrammi di sostanza stupefacente. Droga destinata a Pescara, a favore del pregiudicato S.M., classe 72. Elemento di spicco del noto clan pescarese Spinelli di etnia rom. La partita di droga veniva procacciata dai siciliani S.C. e S.G., trasportata dai corrieri F.G. e M.F. e fornita dal romano F.F. alias Gianpiero.

Il carico destinato a Messina

Un secondo carico, di circa 30 chilogrammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana, questa volta da far recapitare a Messina, sempre su input dei narcotrafficanti siciliani S.G., S.C. e L.P., veniva nuovamente commissionato ai “corrieri” messinesi F.G. e M.F., a Roma, dal medesimo fornitore F.F. alias Gianpiero. In entrambe le occasioni, per il trasporto dei due carichi di droga – a Pescara e a Messina – per eludere i controlli di Polizia, intensificati dalle misure restrittive per l’epidemia da Covid 19, l’organizzazione indagata ha utilizzato un’autoambulanza, riferibile ad una onlus messinese.

I narcotrafficanti siciliani avevano organizzato anche un terzo carico, di circa 35 chilogrammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Sempre da recapitare in Sicilia e sottoposto a sequestro allo sbarco allo scalo commerciale di Tremestieri a Messina. Con l’operazione odierna, il Tribunale, la Direzione Distrettuale Antimafia e la Guardia di Finanza di Messina, nonché lo Scico di Roma, oltre ad assicurare alla giustizia soggetti dediti alle attività di narcotraffico, hanno recuperato un ampio spazio di legalità, restituendolo alla collettività onesta.

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