Opzione Donna 2024, requisiti per andare in pensione e anni di contributi

Opzione donna e pensione anticipata
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Pensione anticipata Opzione Donna 2024, ecco quali sono i requisiti e le condizioni per l’accesso alle lavoratrici. Pochi giorni fa, infatti, l’Inps (collegare la circolare), con la circolare del 3 maggio, ha messo nero su bianco tutti gli elementi per richiedere la pensione anticipata dopo la stretta dell’ultima legge di Bilancio. Dall’anzianità contributiva all’età anagrafica, ecco chi e come può fare domanda per Opzione Donna, che consente alla lavoratrici di andare in pensione prima. Si tratta di una misura introdotta per la prima volta nel periodo 2008-2015, poi più volte implementata e rivista.

Chi può richiedere la pensione anticipata Opzione Donna 2024

L’accesso alla pensione anticipata Opzione Donna 2024 è consentito, come spiega l’Inps, alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2023, abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e abbiano un’età anagrafica di almeno 61 anni. Il requisito anagrafico di 61 anni è ridotto di un anno per ciascun figlio, nel limite massimo di 2 anni. Inoltre, le lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese in crisi possono accedere con 59 anni e 35 anni di contributi, entro il 31 dicembre 2023, a prescindere dal numero di figli.

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Quali sono i requisiti e le condizioni da rispettare, caregiver e licenziamenti

Prima di presentare la domanda, la lavoratrice deve rispettare i requisiti sopra citati, ma deve anche trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • Svolgere assistenza da almeno sei mesi al coniuge o a un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persone con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni d’età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
  • Soffrire una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
  • Essere lavoratrice licenziata o dipendente da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa.

Come presentare la domanda per la pensione anticipata

La pensione anticipata Opzione Donna, lo ribadisce l’Inps, è liquidata secondo le regole di calcolo del sistema contributivo. Le lavoratrici dipendenti e autonome, che perfezionano i requisiti anagrafico e contributivo richiesti dalla norma, conseguono la pensione decorsi:

  • dodici mesi dalla data di maturazione dei requisiti previsti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
  • diciotto mesi dalla data di maturazione dei requisiti previsti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle Gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.

La domanda va presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato: in questo caso si potrà accedere tramite SPID, CNS o CIE, seguendo il percorso “Pensione e Previdenza” – “Domanda di pensione” . In alternativa, si potrà fare la domanda tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile. O ci si potrà rivolgere agli enti di patronato, che sapranno fornire tutte le informazioni utili.

I dati, chi va in pensione con Opzione Donna

Nonostante tutti i requisiti siano corretti e in linea con quanto specificato, sembrano essere sempre meno le lavoratrici che decidono di usufruire di Opzione Donna. Secondo l’Osservatorio Inps, infatti, sono state appena 1276 le donne che hanno deciso di presentare la domanda per la pensione anticipata da inizio anno. I motivi? I requisiti sono sempre più stringenti e Opzione Donna è una possibilità di pensionamento che dal punto di vista economico è penalizzante perché l’assegno, che viene calcolato interamente col sistema contributivo, viene tagliato anche del 25-30%.