Per me è una rivincita quella delle regionali 2023 nel Lazio. E tutti dobbiamo fare il nostro dovere.
A giorni, a ore, sarà scelto il candidato del centrodestra. Aldilà della decisione – ciascuno ha i propri desiderata – bisognerà fare fronte comune contro una sinistra cattiva. Che non a caso sceglie un giustizialista come Alessio D’Amato come suo candidato.
Regionali 2023, la rivincita
Le regionali 2023 saranno uno spartiacque e per chi, come me, ha governato il Lazio, c’è anche l’occasione per fare piazza pulita di troppe menzogne che abbiamo subito.
Noi siamo orgogliosi di una sanità che gli ospedali li apriva e non li chiudeva. E se qualcuno si azzarderà a raccontare frottole su un debito che riguardava ben altre epoche basterà mostrare quell’ordine del giorno – a prima firma proprio di Nicola Zingaretti – che a inizio del suo mandato fece giustizia di chiacchiere senza senso. E di tanto altro possiamo parlare.
Con tutti i candidati in campo
Ma con un’avvertenza: non saremo faziosi nel centrodestra. Andremo a sostenere tutti quei candidati di coalizione che ci chiederanno una presenza – compatibilmente con l’agenda e il lavoro… – alle loro manifestazioni.
Perché mai come ora c’è bisogno di un sostegno straordinario, oltre i partiti, per restituire alla nostra regione il governo che merita. Magari con un bel po’ di tasse in meno e leggi inutili da cancellare…
Dopo aver conquistato democraticamente il governo dell’Italia, quella del 12 febbraio sarà la prima data in cui si voterà col nuovo esecutivo in carica a Palazzo Chigi.
Meloni, Salvini e Tajani non hanno ereditato una situazione facile e la sinistra è pronta ad azzannare il governo in caso di passo falso nel Lazio. Per cui, nessuno rinunci a fare il proprio dovere.
Chiunque sarà, mai come ora il candidato presidente sarà ciascuno di noi: saremo una grande squadra che ambisce a tornare alla guida del Lazio.
Dovremo essere orgogliosi di una battaglia da combattere con l’entusiasmo di cui siamo capaci. E quella vittoria la festeggeremo tutto assieme.