“Ora Mattarella conceda la grazia ad Ambrogio Crespi”. Il video appello di Storace

Ambrogio Crespi

“Chissà se chi ha condannato Ambrogio Crespi conosce il significato autentico della parola mafia, e chissà se chi ha condannato Ambrogio Crespi ha mai visto Terra mia. Vedete, questa è una vicenda che mi ha fatto molto arrabbiare. E mi pare surreale dover lottare per far sì che concedano la grazia a Crespi”. A dirlo il vicedirettore del Tempo, Francesco Storace, intervenuto con un video alla presentazione a Roma di “Compresenza”, maratona di Nessuno Tocchi Caino per Ambrogio Crespi (scarcerato il 23 giugno scorso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano che, in seguito alla domanda di grazia, ha accolto la richiesta di differimento della pena).

“A Crespi – ha detto Storace nel suo accorato appello – gliela dovrebbero chiedere quelli che gli hanno provocato tutti questi guai. A lui e soprattutto alla sua famiglia, che è stata ammirevole, straordinaria. Ecco, io credo che la giustizia debba fare i conti anzitutto con se stessa, e spero che al Colle si trovi una voce disponibile a ragionare del diritto di Crespi a tornare libero”.

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Maratona oratoria per Ambrogio Crespi

L’appello di Storace è stato uno dei momenti più intensi dell’incontro condotto da Luigi Crespi e da Sergio D’Elia, alle Terrazze di via Nemorense.

Una maratona oratoria che ha raccolto numerose testimonianze di personalità della politica, del giornalismo e del mondo della giustizia. Particolarmente toccante, il momento in cui lo stesso Ambrogio Crespi ha raccontato la sua drammatica esperienza in carcere. Tra gli intervenuti, Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti a Bobo Craxi.

Anche l’europarlamentare Sandro Gozi, in un video, ha ribadito la richiesta di grazia, citando Marco Pannella. “Abbiamo anche una bellissima Costituzione che parla di umanità, che dice che la pena è rieducazione e non è vendetta, ma in questo caso la pena è inutile. Sì, inutile. Non lo dico io, lo dicono i giudici di Milano. Dobbiamo leggere tutti le carte”. “Dai presunti fatti – sottolinea Gozi – è passato molto tempo. Un tempo dedicato da Ambrogio alla legalità, all’impegno nella famiglia, nella società, nel lavoro. Ambrogio oggi, e non solo oggi, è un esempio positivo per tutti noi, e deve avere una riparazione per le ingiuste sofferenze. E io sono veramente convinto che la grazia sia la sola riparazione possibile”. Al termine degli interventi, è stato proiettato il film di Crespi Spes contra spem – Liberi dentro.