Ora Zingaretti illude anche gli Avvocati. E il nuovo bando rischia di essere un bluff

La Regione Lazio cerca nuovi Avvocati. Da inserire in pianta stabile nei ruoli dell’amministrazione. Di questi tempi e con la fame di lavoro che ci ritroviamo, certamente il bando voluto dal presidente Zingaretti non passerà inosservato. L’iscrizione nei ruoli speciali delle pubbliche amministrazioni infatti può essere un’occasione da non perdere per tanti liberi professionisti. Che anche a causa del covid hanno visto drammaticamente assottigliarsi la loro clientela. E per i quali diventa difficile portare a casa un guadagno dignitoso. Problema che tra l’altro è ingigantito dalla chiusura forzata dei Tribunali, che saranno tra le ultime strutture pubbliche a riattivarsi.Così tra processi telematici e udienze rinviate è iniziato un vero e proprio calvario.  Da qui l’interesse che sicuramente susciterà il bando della Regione Lazio. Che cerca dieci Avvocati per rinforzare i ruoli non dirigenziali dell’Avvocatura regionale. Il numero potrebbe anche sembrare elevato, ma in realtà il concorso nasconde delle insidie. Perché tra obbligo di mobilità con le altre amministrazioni, riserve di posti per alcune categorie e ovviamente il rispetto della parità di genere le caselle libere potrebbero ridursi di parecchio.

In ogni caso nulla impedisce di sognare. E certamente le domande fioccheranno numerose. Ma moltissimi partecipanti rischiano di rimanere a bocca asciutta. Ammesso che il concorso parta per davvero.

La Regione pubblica il bando per dieci nuovi Avvocati. Ma i posti veri potrebbero essere meno della metà 

La Regione Lazio ha deciso di rinforzare l’organico della propria Avvocatura. Tutto bene per carità, quando si parla di concorsi e di nuovi possibili posti di lavoro. Anche se viene da chiedersi se qualcuno valuti le emergenze e le priorità in questo momento difficilissimo. Perché con la cassa integrazione che ancora non arriva e i pochi sussidi in esaurimento, il prossimo autunno fa davvero paura. E non solo per il coronavirus. Evidentemente però Zingaretti e la sua giunta pensano di avere bisogno di un maggior numero di difensori rispetto al passato. Il perché lo sapranno loro.  Ma intanto registriamo che così come costruito il bando rischia solo di creare illusioni. E di non far lavorare quasi nessuno.

Tra riserve e parità di genere il posto fisso rimane un miraggio per pochi fortunati. Anche all’Avvocatura regionale

Saranno dieci i nuovi Avvocati che entreranno a far parte della Regione Lazio. Questo prevede il bando pubblicato da Via Cristoforo Colombo sul Bollettino Ufficiale n.74. E si tratterà ovviamente di un concorso per titoli ed esami. Quindi un iter lungo e complesso, come d’altronde prevede la legge. Solo che il risultato per tanti liberi professionisti che parteciperanno potrebbe essere molto più deludente delle aspettative. Infatti prima di tutto bisognerà dar luogo alle procedure di mobilità. Cioè vedere se nelle altre pubbliche amministrazioni ci siano profili corrispondenti a quelli cercati. Che vogliano venire a lavorare come Avvocati nella Regione Lazio. Se in teoria ce ne fossero già dieci, il concorso non sarebbe neppure espletato. Poi per i posti ancora disponibili, andranno calcolate le riserve. Anche in questo caso il testo del bando parla chiaro. Il 30 per cento dei posti è riservato a chi proviene dalle amministrazioni  militari. E il 20 da chi già opera con un altro ruolo all’interno della giunta regionale. A questo punto si tratterà di selezionare solamente pochissime unità, da contare sul palmo di una mano. E nel rispetto della parità di genere. Come dire, tanto rumore quasi per nulla.

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