Ordigno esplosivo a Ostia, individuato il colpevole: maxi operazione con oltre 100 agenti

Polizia

É in corso dalle prime ore di questa mattina una vasta operazione della Polizia di Stato su tutto il litorale di Ostia. Sì perché dopo mesi di indagini è stato rintracciato e individuato il responsabile dell’attentato dinamitardo ai danni di un esercizio commerciale, il ristorante ‘Nonna’ nei pressi di via di Castel Fusano. Mentre scriviamo, infatti, sul posto ci sono oltre 100 agenti, tra Squadra Mobile capitolina, X Distretto Lido, Reparto Prevenzione Crimine ed Unità cinofile antidroga. E l’attività, che si sta eseguendo in queste ore, è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la procura della Repubblica di Roma.

Molotov contro il ristorante a Ostia: pochi giorni fa un ordigno sotto l’auto di un cliente

Bomba contro il ristorante in via di Castel Fusano

Le indagini, spiegano dalla Questura, sono partite all’indomani di un attentato dinamitardo, quindi con esplosivo, ai danni del ristorante che si trova nei pressi di Via di Castel Fusano. Attualmente sono in corso decine di perquisizioni legate al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. E maggiori dettagli saranno noti quando l’operazione terminerà.

I due episodi a distanza di pochi giorni: la bomba sotto l’auto e la molotov contro il ristorante

Il primo terribile episodio, ai danni del ristorante Nonna, risale a fine giugno quando a finire nel ‘mirino’ era stato il parcheggio del locale. Lì nella notte, tra il 27 e il 28 intorno alle 2.30, un ordigno incendiario rudimentale era stato lanciato sotto una vettura. E l’uomo, proprietario dell’auto in fiamme, era rimasto ustionato alle caviglie nel disperato tentativo di spegnere l’incendio. Un gesto eroico ma rischioso, il suo: aveva cercato di salvare la macchina e proteggere gli altri veicoli in sosta, finendo al pronto soccorso dell’ospedale Grassi con ustioni di secondo grado.

A distanza di poche settimane ancora una molotov. E sempre lo stesso esercizio commerciale sotto i riflettori. Stavolta l’8 luglio, pochi minuti dopo le 17 – in pieno pomeriggio – quando una bomba è stata lanciata davanti al ristorante. Sul posto erano intervenuti gli Agenti del X Distretto Lido e della Squadra Mobile capitolina, che avevano trovato uno stoppino ancora in fiamme e alcuni residui di una bottiglia di plastica emanante odore di benzina. Grazie ad alcune testimonianze, gli investigatori erano riusciti a risalire ad un’autovettura che era stata vista ferma poco prima a margine della carreggiata opposta al ristorante, poi risultata di proprietà dell’uomo oggi individuato come il responsabile.

Ora, a distanza di mesi, la Polizia è riuscita a stringere il cerchio e a individuare il responsabile. Dopo un’attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, gli agenti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per il reato di minacce aggravate e di detenzione illegale di materiale esplosivo nei confronti di un trentasettenne romano, A.P, – noto pregiudicato – gravemente indiziato di essere il mandante e l’esecutore materiale dell’attentato dinamitardo.

Ostia, gettano un ordigno sotto l’auto parcheggiata davanti al ristorante: ustionato il proprietario

Le indagini

Secondo quanto ricostruito dagli Agenti della Squadra Mobile, l’uomo sarebbe stato motivato ad agire a causa di alcuni dissidi insorti con i proprietari del locale. Tutto sarebbe nato da una cena nel ristorante avvenuta lo scorso maggio. Nell’occasione, il trentasettenne avrebbe preteso di “congedarsi” dal locale, senza pagare il conto. E da lì era partita un’accesa discussione con i gestori, costretti sul momento a soccombere alla richiesta, per poi trovarsi, qualche giorno dopo, a riscuotere la somma dal padre dell’arrestato. Le indagini sul presunto responsabile dell’episodio, che sono andate avanti nei tre mesi successivi sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di raccogliere tutti gli elementi indiziari sufficienti per ritenere che l’uomo fosse anche colpevole dell’incendio doloso, avvenuto lo scorso 17 settembre a Ostia, ai danni di un’autovettura.

Il modus operandi e la coincidenza del contesto geografico e temporale degli episodi hanno consentito agli investigatori di ricostruire il puzzle. E il Giudice per le indagini preliminari ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare. Questa mattina sono state eseguite decine di perquisizioni nei confronti di soggetti ritenuti legati alla criminalità locale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. In questo contesto, è stato arrestato un 66enne romano, trovato in possesso di hashish e di un fucile illegalmente detenuto.