“Ordine Nuovo parla”: dal libro di Sandro Forte un’operazione di verità presentata alla Fondazione An

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Si è svolta presso la sede della Fondazione Alleanza nazionale a Roma la presentazione del libro “Ordine Nuovo parla”. Scritto dal giornalista Sandro Forte. è editato da Mursia. La sala delle conferenze della Fondazione era piena, e il presidente Giuseppe Valentino ha salutato gli intervenuti con un breve intervento. Valentino, avvocato e già senatore, ha ricordato quei tempi lontani, gli anni Settanta, definendo Ordine Nuovo una formazione eretica e pertanto stimolante. Il libro di Sandro Forte fa giustizia rispetto alle continue criminalizzazioni contro l’estrema destra, avvenute peraltro in presenza di moltissime assoluzioni. criminalizzazioni che continuano anche oggi per motivi elettorali.

Premio Caravella per “Ordine Nuovo parla”

Il senatore Domenico Gramazio, da parte sua, autentica memoria storica della destra romana, ha comunicato l’assegnazione del premio a “Ordine Nuovo parla” del Premio Caravella 2020. Il libro di Forte, ha detto Gramazio, rappresenta insomma un momento di verità storica, motivo per il quale è stato premiato. Il convegno è stato moderato dal direttore dell’AdnKronos Gian Marco Chiocci, che dopo una breve introduzione esplicativa, ha dato la parola ai relatori. Ordine Nuovo è stato un movimento certamente divisivo, che però ha anticipato culturalmente i temi oggi attualissimi della globalizzazione, dell’immigrazione, dell’ambiente. E’ stato una palestra di idee e di dibattiti che ha portato una ventata di mmovazione nella politica italiana.

Che cos’era in realtà Ordine Nuovo

Poi ha parlato Francesco Rovella, autore della prefazione del libro nonché attivista di Ordine Nuovo. Il quale ha raccontato come andavano le cose a quei tempi e che cos’era Ordine Nuovo, sottolineando in particolare le persecuzioni , gli arresti e i processi contro i militanti di Ordine Nuovo. Rovella stesso ha subito carcerazioni e processi, uscendone però sempre indenne, perché la magistratura non esitava ad accusa Ordine Nuovo di una serie di reati, che poi si rivelavano quasi sempre, ma non sempre esagerati. Comunque, dice Rovella, quello che si è sempre notato è la differenza tra la narrazione mediatica univoca contro Ordine Nuovo e quello che in realtà l’organizzazione era veramente. Rovella ha ricordato il ruolo di Ordine Nuovo nel cambiamento del pensiero di destra in questo Paese.

Il lucido intervento di Andrea Colombo

Successivamente ha parlato il giornalista del Manifesto Andrea Colombo, che ha evidenziato che il libro di Forte fa luce su una organizzazione importante per la destra. Facendo parlare quelli che la hanno fatta. Colombo ha poi illustrato l’immagine di Ordine Nuovo che aveva la sinistra, completamente diversa da quello che invece l’organizzazione era stata. Insomma, Ordine Nuovo non era solo il partito del golpe ma era anche molto, molto altro. Una realtà politica, filosofica e culturale con la quale occorre confrontarsi, anche da sinistra. Colombo ha poi parlato della famosa strategia della tensione, di cui si è parlato tanti in Italia, e ancora se ne parla. Citate anche il golpe Borghese, Piazza Fontana, la strage di Bologna, Gladio e tutti gli altri misteri italiani. Citati anche Rauti, Graziani e gli altri leader dell’organizzazione.

Federico Mollicone lancia l’allarme: stanno inventando una controstoria

Il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, ha parlato poi dell’estrema oggettività del libro, scritto da giornalista e non da militante appassionato. Mollicone ha ricordato la sua storia, sin da via degli Scipioni ai suoi rapporti con Enzo Fragalà, Alfredo Mantica, Enzo Raisi, e a tutti quelli che hanno avuto a che fare con la commissione Stragi, la Mitrokhin e con le altre commissioni che si sono occupoati del terrorismo nel dopoguerra. Ha parlato di Gladio, della rete spionistica sovietica e di tutta la guerra fredda che ha avuto come teatro l’Italia e l’Europa. E poi, la narrazione falsa d’Italia che in questi decenni si è consolidata: su piazza Fontana, su Bologna, su Ustica. Una narrazione che finisce nei libri di storia e che verrà insegnata ai nostri figli.

Isabella Rauti ricorda la vicenda De pasquale

E anche oggi – ha detto – è in atto un nuovo tentativo di falsificare la storia dell’Italia del dopoguerra sino a oggi. La buona notizia è che c’è una proposta di legge per istituire una commissione d’inchiesta per andare a riprendere tutti documenti delle varie commissioni per scoprire finalmente la verità che invece altri vorrebbero insabbiare per sempre. Mollicone ha accennato anche a Bologna, a Carlos, ai suoi uomini, ai servizi italiani e Usa, tutti presenti a Bologna quel 2 agosto. Tutti questi documenti, compresi quelli del palestinese arrestato a Ortona con le Brigate Rosse e all’accordo italiano con i palestinesi, debbono tornare alla luce. Isabella Rauti poi ha ricostruito la complessa vicenda De Pasquale e quella del fondo Rauti, spiegando come anche in questo caso c’è stata una persecuzione oltre che contro le persone, anche contro le idee.