Orrore sull’Aurelia: immobilizzano una donna, le spaccano la faccia e la violentano in gruppo

Arresto carabinieri

Hanno approfittato della sua estrema vulnerabilità, l’hanno portata in auto, l’hanno fatta sedere sul sedile posteriore. E poi lì hanno messo in pratica il loro piano dell’orrore, trasformando quel viaggio in un incubo. L’hanno violentata in gruppo, dopo averla immobilizzata e aggredita fisicamente. Non doveva scappare, chiedere aiuto, ribellarsi.

La violenza è avvenuta nella notte tra il 10 e l’11 maggio scorso sull’Aurelia, nel tratto compreso tra Ladispoli e Santa Marinella. E ora dopo le indagini serrate i Carabinieri della Stazione di Santa Marinella, su delega della Procura della Repubblica di Civitavecchia, sono riusciti a chiudere il cerchio e hanno dato esecuzione a un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di quattro uomini, tutti tra i 30 e i 40 anni originari dei Castelli Romani. Tre sono finiti in carcere e uno ai domiciliari perché gravemente indiziati dei reati di violenza sessuale di gruppo e lesioni personali aggravate, commessi ai danni di una donna di 38 anni, anche lei originaria dei Castelli, in un contesto di estrema vulnerabilità.

Roma, ha un malore in viale Eritrea: il proprietario di un bar la sequestra e la violenta nella cantina

Violenza sessuale di gruppo sull’Aurelia

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, che sono state coordinate dalla Procura della Repubblica e portate avanti dai militari dell’Arma, la donna e i quattro uomini si conoscevano da poco, tutti erano della stessa zona. E le violenze si sarebbero verificate a bordo di un’autovettura in movimento lungo la via Aurelia, nel tratto compreso tra Ladispoli e Santa Marinella. La vittima, che si trovava sul sedile posteriore tra due degli indagati, ha raccontato e denunciato di essere stata costretta con la forza a subire atti sessuali non consenzienti.

I partecipanti avrebbero agito in concorso tra loro. E ognuno avrebbe avuto un ‘ruolo’. Mentre alcuni la immobilizzavano e la aggredivano fisicamente e sessualmente, un altro avrebbe continuato a guidare così da ostacolare ogni possibilità di fuga. La donna non doveva scappare, non poteva dire di no a quelle violenze.

L’arresto

Nonostante le richieste di aiuto, come se tutto quello già non bastasse, la vittima sarebbe stata ulteriormente minacciata e colpita. E ha riportato lesioni fisiche documentate, tra cui ecchimosi diffuse, la frattura delle ossa nasali e di una costola, con una prognosi di venti giorni.

Ora è arrivata l’ordinanza con l’arresto dei quattro e con le indagini che proseguono per verificare ulteriori responsabilità e garantire alla donna, sotto shock, il massimo supporto. Adesso non sarà più sola.