Ospedali Covid, Fiera Milano è pronta. Ma sul Forlanini spuntano le ONG

Scritta anarchica su muro Forlanini

È notizia di queste ore, il nuovo ospedale realizzato alla Fiera di Milano è praticamente pronto. Il governatore della Lombardia Fontana è già stato a visitare il reparto del livello 15. Quello che aprirà per primo, agli inizi di aprile. Poi toccherà al livello uno, così si legge sulla stampa specializzata. In totale saranno messi a regime nelle prossime settimane circa 250 nuovi posti letto di terapia intensiva. Creati dal niente, utilizzando i padiglioni dismessi della Fiera. Un miracolo lombardo e milanese, come da quelle parti sanno fare. E non si capisce perché nel Lazio sia impossibile. Per esempio per la riapertura di qualche padiglione del Forlanini, che è chiuso dal 2015. Quindi non da cent’anni. Ma metterci le mani per farne un centro Covid sembra un tabù. Nonostante fior di professori e scienziati abbiano spinto per questa soluzione. A cominciare dal luminare Massimo Martelli. Ma niente da fare. Anche Virginia Raggi ha scritto a Zingaretti una lettera ufficiale. E non ci risulta che la Regione abbia ancora risposto. Intanto i posti di terapia intensiva negli ospedali del Lazio scarseggiano.

Forlanini, è scontro Raggi Zingaretti e parte la lettera ufficiale

 

A Milano Fiera terapia intensiva e 250 letti. Ma sul Forlanini non si può lavorare

Apre quindi la nuova struttura dedicata ai malati di Covid 19 a Milano. Poche settimane, la volontà del governatore Fontana e del commissario Guido Bertolaso. Che si è pure ammalato ma non ha mollato. Alla faccia di quelli che lo avevano insultato e sbeffeggiato negli anni passati. Un miracolo lombardo, un misto tra pubblico e risorse private. Ci hanno lavorato una quarantina di imprese, tutte del territorio. 250 operai divisi in tre turni h24. Per fare più in fretta possibile. Affidamento diretto fatto dall’Ente Fiera, soldi privati quindi. Progettazione affidata a una società controllata dalla Regione Lombardia esperta in infrastrutture sanitarie. Quindi ecco il pubblico. E poi le donazioni. Dieci milioni (leggete bene la cifra) da parte di Silvio Berlusconi, quello che i più facinorosi a sinistra avrebbero voluto appeso a testa in giù. O a marcire in galera per essersi opposto alla gioiosa macchina da guerra di Achille Occhetto. Altri soldi da parte di gruppi e imprese lombarde, tutto alla luce del sole e certificato. Per comperare letti, respiratori e le altre dotazioni necessarie. Più veloci che in Cina, e si salveranno nuove vite umane. Ma nel Lazio si pensa alle ONG. Complimenti!

Per Martelli da delinquenti cedere il Forlanini alle ONG

Delinquenziale se il Forlanini andrà alle ONG

A Milano aprono in poche settimane un centro Covid nei padiglioni della ex Fiera. Capace di 250 posti letto di terapia intensiva, tirato su dal niente da una quarantina di imprese lombarde. Sarà aperto per almeno sei mesi fino a emergenza passata. Ma qui nel Lazio di riaprire il Forlanini non se ne parla. E spunterebbe l’ipotesi di un possibile affidamento della struttura alle ONG dal 2021. Progetto contro il quale si è scagliato Massimo Martelli, professore che per trent’anni ha lavorato nel nosocomio romano. Ai massimi livelli. Se lo danno alle ONG sono dei delinquenti, questa le denuncia fortissima di Martelli di qualche giorno fa. Direttamente ai microfoni di Radio Radio. Ma anche la sindaca Virginia Raggi ha scritto alla Regione Lazio e a Zingaretti. Con toni diversi certo. Lettera istituzionale. Per chiedere però conto della situazione della sanità pubblica regionale. E sulla possibile riapertura del Forlanini. Ma non ci risulta ad oggi nessuna risposta da via Cristoforo Colombo. Neanche di cortesia, per prendere tempo. E allora viene in mente il vecchio motto di una volpe della prima Repubblica come Giulio Andreotti. A pensar male si fa peccato. Ma spesso ci si indovina. Ma una cosa resterà chiara. Se il Forlanini davvero non può essere riaperto ora con la gente che muore, non potrà essere riaperto per nessuno. ONG comprese. Almeno su questo, nessuno avra’ la memoria corta.

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