Ostia, 24 milioni per far ‘arretrare’ la litoranea e togliere i parcheggi sul mare: ‘Sì’ del Campidoglio, il progetto in Regione

Roma, la Giunta Capitolina guidata dal sindaco Roberto Gualtieri ha dato il via libera alla maxi variante urbanistica necessaria per realizzare il “Parco del Mare”. Parliamo di un progetto che – secondo i proponenti – ridisegnerà il rapporto di Ostia con il suo mare. Sarà finanziato con 24 milioni di euro dei fondi europei FESR 2021-2027.
L’intervento (da noi preannunciato mesi fa) si pone l’obiettivo di trasformare, nel senso letterale del termine, il fronte-mare del X Municipio (guidato dal mini-sindaco Mario Falconi). L’affaccio di Ostia sul litorale si trasformerà in un grande ‘parco lineare‘, ma suddiviso in tre sotto-parchi (foto del progetto, in coda all’articolo).

Uno degli obiettivi principali del progetto – così riportano le carte e il progetto, che alleghiamo alla fine di questo articolo – è quello di ridurre il peso dell’automobile sul litorale.
Per questo la viabilità – che ora intasa la litoranea – dovrebbe essere ‘arretrata’ verso l’interno del litorale stesso, liberando il fronte mare, per trasformarlo in un parco suddiviso in tre, come anzidetto – e ‘ripulirlo’ anche dai parcheggi, restituendo spazio per pedoni e ciclisti. Questo, in sintesi, quanto spiega nel suo progetto il Campidoglio.
La Giunta Gualtieri dice ‘Sì’: cambia l’affaccio sul mare di Ostia
La delibera della Giunta Gualtieri porta la data del 7 agosto. Ora, l’intero dossier-progetto, passa alla Regione Lazio, guidata dal governatore Francesco Rocca, che sarà chiamata a esprimersi sulla compatibilità ambientale V.I.A. – Valutazione di Impatto Ambientale del maxi progetto e della relativa maxi variante urbanistica.
In sostanza, la Regione potrà dare un via-libera veloce al progetto o, al contrario, sottoporlo a una serie di analisi ulteriori decisamente approfondite che di solito richiedono numerosi mesi di tempo, a volte anche più di un anno.
Quest’ultima soluzione, forse, sarebbe quella più opportuna, considerando che il maxi progetto avrà un impatto notevole, a livello urbanistico-paesaggistico, sul X Municipio di Roma e su un litorale sempre più ‘vittima‘ delle mareggiate. Ma, certo, ci sono i tempi stretti imposti dai fondi PNRR, che di tempo a disposizione ne concedono davvero poco. Il treno passa una volta e molto velocemente
Il progetto, spiegato dal Comune di Roma
OBIETTIVI GENERALI
“L’obiettivo generale del progetto del Parco del mare – spiega il Comune di Roma tra le carte (alleghiamo l’intero progetto alla fine di questo articolo) – è quello di definire una nuova configurazione dell’affaccio di Roma sul mar Tirreno, in un rinnovato e godibile rapporto con il mare; questo viene perseguito con la realizzazione di un parco lineare, ottenuto attraverso la ricostituzione della duna costiera e la rinaturalizzazione di un contesto territoriale attualmente segmentato dalle sedi stradali.
Tale approccio consentirà di recuperare e rendere pienamente fruibili nuove aree aperte di vocazione naturale, concepite per essere interamente pedonali e ciclabili, in continuità diretta con la battigia.
Questi spazi rigenerati saranno destinati a promuovere nuove iniziative e a ospitare attività che, attualmente congestionano l’arenile e ostruiscono la visuale libera verso il mare.
Le misure contemplate sono orientate a riconvertire la fascia costiera di Ostia in un vasto spazio verde lineare, vocato allo sviluppo delle attività turistiche, sportive, culturali e ricreative.
La metamorfosi sarà supportata da una mitigazione della pressione antropica, ottenuta tramite l’implementazione di una rete di mobilità dolce estesa all’intera area litoranea.
Ciò comporterà un conseguente spostamento della circolazione veicolare verso posizioni più interne e una ridistribuzione degli spazi di sosta.
La piena accessibilità pedonale al Lungomare di Ostia sarà conseguibile tramite il potenziamento delle connessioni trasversali che lo collegano ai principali nodi di interscambio modale.
Il progetto prevede inoltre l’identificazione di vaste aree destinate a parcheggio pubblico, al fine di liberare l’attuale Lungomare dall’ingombro dei veicoli privati e di ridefinire il fronte della passeggiata costiera.
Il lungomare di Ostia sarà costituito da tre parchi lineari
In ogni caso, il cuore del progetto è la creazione di un sistema verde continuo che correrà lungo la costa. Eliminando barriere visive e restituendo spazi pedonali e ciclabili in diretto contatto con la spiaggia. La realizzazione di dune rinaturalizzate, piazze verdi e percorsi dedicati alla mobilità punta a rendere il lungomare una sorta di boulevard naturale.
Ostia, via al Parco del Mare, Parco delle dune e Parco Urbano
Il progetto si articola in due grandi sezioni. Il Parco urbano, a nord, caratterizzato da nuove aree di sosta e vegetazione resistente all’ambiente marino. E il Parco delle Dune, a sud, che prevede giardini, piazze verdi e un’ampia area sportiva tra via delle Scialuppe e il Canale dei Pescatori.
Lungo tutta la fascia costiera saranno create nuove dune naturali e passerelle sopraelevate per preservare l’ecosistema, con percorsi botanici e spazi didattici dedicati all’osservazione della flora mediterranea.
Mobilità sostenibile e nuove connessioni
È prevista la costruzione di un nuovo ponte sul Canale dei Pescatori, che garantirà la continuità della viabilità senza interrompere la passeggiata costiera. Lungo il litorale sorgerà una nuova pista ciclabile, collegata a stazioni di bike sharing e integrata con i nodi di trasporto pubblico.
Rigenerazione ambientale
Il progetto non si limita a un intervento estetico, ma punta a risolvere criticità storiche del territorio. Il lungomare, oggi segnato dal degrado urbano e dall’eccessiva presenza di auto, diventerà un parco lineare aperto e sicuro.
Le aree liberate dall’asfalto saranno rinaturalizzate, contribuendo alla mitigazione del rischio idrogeologico e alla valorizzazione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Le nuove funzioni, che spaziano dallo sport alla cultura fino all’educazione ambientale, mirano a rilanciare l’attrattività turistica ed economica di Ostia.
Dalla frammentazione alla continuità
L’intervento intende superare la storica frattura tra città e mare, dovuta a un assetto viario che ha reso il lungomare più una barriera che un luogo di incontro. Con la creazione di spazi pedonali, aree verdi e percorsi ciclopedonali continui, Ostia avrà finalmente un affaccio diretto e unitario sul Tirreno. Il nuovo disegno urbanistico punta a fare del litorale romano non solo un luogo di balneazione stagionale, ma un polo di vita quotidiana, fruibile tutto l’anno.
Prossime tappe
Con l’approvazione della delibera in Campidoglio, il progetto entra ora nella fase regionale, che dovrà valutare l’impatto ambientale e concedere – con tempi più o meno lunghi – le autorizzazioni necessarie. Una cosa è sicura: la trasformazione, del valore complessivo di 24 milioni di euro, rappresenterebbe una delle più importanti operazioni di rigenerazione urbana sul mare di Roma negli ultimi decenni.
Il progetto in pillole (parola del Comune di Roma)
“L’intero intervento – spiega il Comune di Roma – è individuabile nelle due parti che compongono il Parco del Mare: il Parco urbano (tratto nord) e il Parco delle Dune (tratto sud), come sinteticamente
rappresentato nell’immagine sottostante, che hanno nella fascia A1-A2 l’elemento di unione e continuità.
Rappresentazione sintetica dell’intervento.
Per quanto riguarda la componente paesaggistica e ambientale, il progetto si articola in tre fasce principali, ognuna con specifici interventi e funzioni, differenziate in base alla morfologia e alla fruizione degli spazi:
Fascia A (asse nord-sud): è il corridoio principale della mobilità dolce (pedonale e ciclabile), in affaccio all’arenile, e si divide in:
A1: ambito urbano, con spazi di sosta, piccoli chioschi e nuova vegetazione resistente all’ambiente marino;
A2: ambito parco sul lungomare (dal Curvone a Piazzale Cristoforo Colombo), con isole vegetali, percorsi fluidi, piste ciclabili e punti attrezzati (es. ricarica bici, sosta).
Fascia B: comprende il Parco delle Dune, con:B1: Lungomare Duilio e giardini urbani, integrati con nuove funzioni ludico-ricreative e piazze verdi ricavate da superfici depavimentate;
B2: area sportiva tra Via delle Scialuppe e il Canale dei Pescatori, con percorso pedonale segnato da palme sul bordo marino.
Fascia C: ambito naturale, che comprende:C2: dune consolidate protette da passerelle sopraelevate;
C3: zona sud del Parco delle Dune, con rilievi retrodunali, percorsi a quote variabili, spazi ludici e nuova vegetazione”.

