Ostia, abbattuto l’ex stabilimento Aneme e Core: al suo posto una spiaggia libera

È calato il sipario sull’Aneme e Core, uno degli stabilimenti balneari più noti del litorale di Ostia. Le ruspe del Comune di Roma sono entrate in azione martedì 5 agosto, demolendo ciò che restava del complesso: cabine, bar, ristorante e la storica veranda affacciata sul mare.
Una struttura amata da molti ma ritenuta, secondo gli uffici capitolini, totalmente abusiva. Al suo posto sorgerà una spiaggia libera attrezzata, con accesso gratuito e servizi pubblici essenziali. Il progetto punta a restituire alla collettività un tratto di costa da anni sottratto alla libera fruizione.

Fine di un’epoca, addio all’Aneme e Core di ostia
Lo stabilimento Aneme e Core ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per la movida estiva di Ostia. Nato come piccolo cantiere nautico negli anni Ottanta, si era trasformato negli anni Novanta in uno stabilimento completo di ristorante, bar e decine di cabine in legno. Il declino è iniziato nel 2016, con il sequestro legato all’inchiesta su Mafia Capitale e il successivo fallimento della società di M. B., ex patron del porto turistico di Ostia.
Concessione scaduta e abuso diffuso, a Ostia
Alla fine del 2024 è scaduta la concessione demaniale. Il bene è stato restituito al Comune dal commercialista D. P., amministratore giudiziario della struttura. Il dipartimento Patrimonio ha valutato la possibilità di mettere a bando lo stabilimento, ma la presenza estesa di abusi edilizi ha reso impossibile ogni regolarizzazione. Secondo il Comune, l’intera struttura era priva dei necessari titoli autorizzativi, rendendo inevitabile l’abbattimento.
Da lido privato a spiaggia pubblica di Ostia
La demolizione rappresenta un passo concreto verso una gestione più trasparente e accessibile del litorale romano. L’obiettivo del Campidoglio è trasformare l’area in una spiaggia libera attrezzata, la decima a Ostia, dotata di servizi come pulizia, bagnini e punti ristoro. I tempi per la riapertura non sono ancora certi, ma l’amministrazione punta a completare l’intervento entro la fine della stagione balneare, per permettere ai cittadini di usufruire del nuovo spazio già nei prossimi mesi.
Un’operazione senza tensioni
Nel corso delle operazioni di sgombero e demolizione, è stata rinvenuta una persona che aveva trovato rifugio in una delle vecchie cabine. La presenza degli agenti della polizia locale del Gruppo X Mare ha garantito un intervento ordinato, senza momenti di tensione. Nei mesi precedenti, l’area era stata oggetto di atti vandalici e occupazioni abusive, a conferma del degrado in cui versava la struttura.
Il futuro come spiaggia libera
La vicenda dell’Aneme e Core si inserisce in un quadro più ampio di recupero e riqualificazione delle coste romane, segnato da anni di concessioni opache e abusi diffusi. L’abbattimento dello stabilimento è un segnale chiaro: il Comune intende riportare ordine e legalità sul litorale, riconsegnando alla collettività spazi che per troppo tempo sono stati gestiti al di fuori delle regole. Una scelta simbolica e concreta che chiude un capitolo della storia di Ostia e ne apre un altro, fatto di accessibilità, legalità e fruizione pubblica del bene comune.