Ostia, al via la stagione balneare tra ritardi, degrado e barriere architettoniche: le spiagge libere non sono pronte

andrea fiorini

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La stagione balneare sul litorale romano parte ufficialmente domani, giovedì 1 maggio, ma il panorama che si presenta agli occhi dei cittadini è tutt’altro che accogliente. A meno di 24 ore dall’avvio, molte delle spiagge libere di Ostia si trovano in uno stato di totale impreparazione: rifiuti sparsi, detriti ovunque e accessi ostruiti dalla sabbia sono solo alcuni dei problemi visibili. Una situazione che solleva non solo preoccupazione per la vivibilità degli spazi pubblici, ma anche per la loro reale accessibilità, soprattutto per le persone con disabilità.

Spiagge libere nel caos: “Una corsa contro il tempo”

Su nove spiagge libere, sei sono già state affidate a nuovi gestori, ma il tempo stringe. La manutenzione ordinaria e l’organizzazione dei servizi sembrano ancora lontane da una conclusione accettabile. I lavori in corso e l’assenza di strutture adeguate rendono difficile pensare che, all’alba del primo maggio, gli arenili saranno davvero pronti per accogliere in sicurezza bagnanti e turisti. In molti casi, si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo. In altri, appare come una missione impossibile.

Accessibilità negata: barriere architettoniche e promesse disattese

Ma il disagio più grave riguarda l’accessibilità. A denunciarlo è il Coordinamento Cittadino per l’Accessibilità attraverso il suo presidente, Andrea Fiorini. “Molti accessi presentano ostacoli insormontabili per chi ha disabilità motorie – spiega Fiorini – nonostante le rassicurazioni del minisindaco Mario Falconi, c’è ancora tanto lavoro da fare”. Il problema è evidente lungo tutto il litorale: marciapiedi invasi dalla sabbia, come accade vicino alla spiaggia Gialla sul lungomare Toscanelli davanti all’ex Colonia Vittorio Emanuele III, rendono difficoltoso perfino il semplice camminare.

Particolarmente critica la situazione nella spiaggia SPQR, teatro degli eventi estivi promossi dal Comune, dove la passerella risulta troppo ripida. “Molti scivoli sono fuori pendenza – continua Fiorini – e per una persona in carrozzina è impossibile accedere in autonomia. Quando scendiamo, serve qualcuno che ci freni, altrimenti rischiamo di cadere e farci male”.

Bagni inadeguati e passerelle sotto la sabbia

Le segnalazioni riguardano anche la scarsa manutenzione delle passerelle, spesso coperte dalla sabbia o lasciate in abbandono. I servizi igienici, inoltre, sono spesso troppo piccoli per accogliere una carrozzina e un eventuale accompagnatore. “Sul tratto di Ponente la situazione è drammatica – denuncia Fiorini – davanti piazza Scipione l’Africano c’è una struttura con una scala come unico accesso: impossibile per chi è in sedia a rotelle”.

Gravi anche le criticità nei pressi del pontile di Ostia, dove i varchi in prossimità degli stabilimenti Elmi e Battistini risultano completamente insabbiati. “Siamo costretti a entrare negli stabilimenti – aggiunge Fiorini – mentre i servizi pubblici restano inadeguati o del tutto inaccessibili. Emblematico il caso della spiaggia vicino al Canale dei Pescatori: c’è una scala per accedere al mare, ma accanto si trova, paradossalmente, un bagno per disabili inutilizzabile da chi non può scendere le scale”.

Una storia che si ripete: promesse mai mantenute

I disagi segnalati non sono nuovi. Ogni anno, con l’arrivo della stagione estiva, si ripete lo stesso copione. Eppure, in passato, progetti e fondi non sono mancati. “Anni fa presentammo un progetto approvato con la delibera 31 del 4 aprile 2019 – ricorda il presidente del Coordinamento – che prevedeva un importante finanziamento per l’accessibilità delle spiagge del litorale romano. Ma nulla è stato realizzato”.

L’appello al Comune e al Municipio X: “Servono interventi concreti”

Il Coordinamento lancia infine un appello alle istituzioni, in particolare al Comune di Roma e al Municipio X. “Auspichiamo che qualcuno possa finalmente ascoltarci – conclude Fiorini – e mettere in campo servizi igienici adeguati, passerelle accessibili e accessi senza barriere. Tutti hanno il diritto di godere del mare, anche chi vive una condizione di disabilità”.