Ostia Antica, inaugurato il nuovo parco d’affaccio sul Tevere

È stato inaugurato questa mattina il nuovo Parco d’affaccio sul Tevere a Ostia Antica, il terzo dei cinque previsti dal progetto di riqualificazione del fiume promosso da Roma Capitale. Un intervento strategico che punta a ricucire il rapporto tra città e fiume, valorizzando uno degli angoli più suggestivi della Capitale, a pochi passi dal sito archeologico di Ostia Antica.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’Assessora all’Agricoltura e Ambiente Sabrina Alfonsi, il Presidente del Municipio X Mario Falconi e l’Assessore della Regione Lazio Fabrizio Ghera, che ha sottolineato il ruolo della Regione nella valorizzazione del Tevere e della mobilità sostenibile.

Realizzato grazie a 1,5 milioni di euro di fondi giubilari, il nuovo parco si estende su 1,5 ettari di superficie e offre ai visitatori un’esperienza unica dove natura, cultura e paesaggio si fondono. Il progetto ha incluso la riqualificazione del pontile per l’attracco dei battelli e la creazione di un percorso ciclopedonale panoramico di oltre 700 metri, pensato per incentivare la mobilità dolce e il turismo ecosostenibile lungo il Tevere.
“Questi parchi sono l’apertura di una nuova epoca nel rapporto della città col suo fiume – ha dichiarato Gualtieri –. Il parco di Ostia Antica, in particolare, è il più rappresentativo di questa visione: il molo riqualificato collega Roma a Ostia solcando il Tevere, rendendo accessibile una sponda finora dimenticata”.
Il Parco d’affaccio sul Tevere non è solo un nuovo spazio verde per il relax e le attività all’aperto, ma anche un laboratorio di educazione ambientale e formazione. L’obiettivo è stimolare una nuova coscienza ecologica tra i cittadini, valorizzando al contempo il patrimonio storico e naturale del territorio.
“L’intervento si inserisce in una programmazione più ampia per il rilancio del Tevere – ha aggiunto Ghera – e si affianca ad altri progetti strategici come la riqualificazione della stazione della Roma-Lido, che sarà oggetto di interventi con fondi giubilari”.
Con questo nuovo parco, Roma compie un passo concreto verso una rigenerazione urbana sostenibile, promuovendo una visione integrata che unisce ambiente, cultura e accessibilità. Un’opportunità per cittadini e turisti di vivere il Tevere come mai prima d’ora, riscoprendo il valore di uno spazio pubblico capace di unire passato e futuro.
Ecoitaliasolidale: “La Capitale merita un parco nazionale del Tevere”
La riqualificazione del Tevere entra dunque in una fase cruciale, ma per l’associazione Ecoitaliasolidale il percorso non può fermarsi qui. Da anni, l’organizzazione porta avanti una proposta ambiziosa: l’istituzione di un Parco Nazionale del Tevere e il riconoscimento dell’intero corso del fiume come Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
“Il Tevere non è solo una risorsa naturale, ma un simbolo della nostra identità culturale e storica. Serve una visione di largo respiro per valorizzarlo pienamente,” ha dichiarato Piergiorgio Benvenuti, presidente nazionale di Ecoitaliasolidale. Il progetto prevede un Parco Nazionale di 80.000 ettari, distribuiti su quattro regioni, otto province e 82 comuni, coinvolgendo anche l’Aniene e i suoi affluenti. Se realizzato, sarebbe il sesto parco nazionale italiano per estensione.
Tra le proposte più innovative, Ecoitaliasolidale rilancia anche la navigabilità sostenibile del Tevere attraverso battelli elettrici o ibridi da Fiumicino a Castel Giubileo. “Un servizio di traghetti elettrici potrebbe trasportare 900 passeggeri al giorno, risparmiando fino a 6,48 tonnellate di CO₂ quotidiane,” spiega Fabio Rosati, vicepresidente di Ecoitaliasolidale.
Non manca l’attenzione all’aspetto culturale: in cantiere anche l’idea di un Museo del Tevere nell’area industriale dismessa tra Marconi e Ostiense, per raccontare la storia, l’archeologia e la funzione vitale che il fiume ha avuto nel tempo.
Infine, ispirandosi a fiumi europei come la Senna e il Danubio, Ecoitaliasolidale chiede che l’intero Tevere venga riconosciuto come sito UNESCO, per consolidare il ruolo di Roma come Capitale della sostenibilità e del dialogo culturale.
“La riqualificazione del Tevere non è solo un progetto ambientale, ma una visione per il futuro della Capitale e del suo territorio – concludono Benvenuti e Rosati –. Il nostro obiettivo è chiaro: trasformare il Tevere in un simbolo di rinascita, sostenibilità e identità culturale per Roma e per l’Italia intera.”









