Ostia Antica, stazione Metromare inaccessibile ai disabili durante il Giubileo. Ambientalisti: “Lavori fermi, vergogna Capitale”

Cavalcavia bagno chimico

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Nonostante l’imminente apertura dell’Anno Giubilare, la stazione ferroviaria Metromare rimane inaccessibile per le persone con disabilità che utilizzano il treno per spostarsi. Ritardi nei lavori, silenzi istituzionali e una burocrazia paralizzante alimentano l’indignazione.

Il Giubileo 2025 si avvicina, ma Ostia Antica si presenta al mondo con un’immagine impietosa: quella di un luogo ancora precluso alle persone con disabilità motorie che raggiungono l’area in treno. Una situazione che denuncia una doppia discriminazione – architettonica e istituzionale – in pieno contrasto con lo spirito di accoglienza e inclusione che il Giubileo dovrebbe incarnare.

La stazione Metromare è un ostacolo insormontabile

La denuncia arriva ancora una volta da Ecoitaliasolidale, che da mesi documenta ritardi e mancate risposte da parte delle istituzioni competenti. Al centro del problema c’è il ponte pedonale che collega la stazione Metromare di Ostia Antica al sito archeologico: privo di ascensori, è impraticabile per chi si muove con sedia a rotelle o ha difficoltà motorie.

Nonostante le promesse e i proclami, i lavori per l’installazione degli ascensori sono ancora fermi. E la data annunciata per il completamento – autunno 2025 – rischia di trasformarsi in un’ammissione implicita di fallimento: a Giubileo praticamente concluso, l’opera perderà gran parte del suo senso e della sua urgenza.

Un cantiere deserto e una burocrazia sterile

Alla data del 10 maggio 2025, le immagini parlano chiaro: il cantiere è sostanzialmente deserto. L’unico segno recente di attività è l’installazione di un bagno chimico, verosimilmente per gli operai. Il resto tace, come tacciono le istituzioni coinvolte. A far discutere, oggi, è addirittura il colore degli ascensori: corten o blu? Un dettaglio insignificante rispetto al diritto fondamentale all’accessibilità, ma che diventa simbolo di un sistema che perde tempo in formalismi mentre nega l’essenziale.

Ostia Antica patrimonio per pochi

«Ostia Antica non può essere patrimonio per pochi», denuncia Ecoitaliasolidale. Il rischio è concreto: che un luogo straordinario, capace di attrarre migliaia di turisti ogni anno, resti precluso proprio nel periodo in cui Roma si candida a centro spirituale e culturale del mondo. Il ringraziamento va al Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, ing. Antonio Pelagatti, e al Presidente della Commissione Trasparenza di Roma Capitale, Federico Rocca, per l’attenzione mostrata. Ma la realtà richiede molto di più: un intervento urgente, concreto e rispettoso della dignità umana.

Il tempo è (quasi) scaduto

L’accessibilità non è un lusso, né una concessione: è un diritto. Continuare a ignorarlo, soprattutto in occasione di un evento come il Giubileo, significa tradire lo spirito stesso della manifestazione. Roma non può permettersi questa figuraccia internazionale, né può accettare che Ostia Antica diventi il simbolo di un’Italia che esclude.