Ostia, assolto Ottavio Spada: “Non ha commesso il duplice omicidio di Baficchio e Sorcanera”

Tribunale di Roma

Assolto. Ottavio Spada, per i giudici, non ha commesso quel duplice omicidio che a Ostia in molti ricordano. Quello del 22 novembre 2011, in cui Giovanni Galleoni, detto Baficchio, e Francesco Antonini, soprannominato Sorcanera, furono uccisi in un bar di via Forni. La Procura generale aveva chiesto l’ergastolo, ma i giudici del terzo processo d’appello hanno scelto la via opposta: assoluzione piena, anche dalle accuse di detenzione e porto d’armi.

Un esito che stride con le prime indagini, che dipingevano Ottavio come uno degli esecutori materiali del delitto, in un contesto di vendette e intimidazioni che, secondo gli inquirenti, avevano permesso agli Spada di imporre la loro legge a Ostia.

L’ombra lunga del clan e le indagini dell’operazione Eclissi

Quel duplice omicidio era finito anche nelle carte dell’operazione Eclissi del gennaio 2018, quando la Squadra Mobile e i Carabinieri di Ostia fecero scattare oltre 30 arresti. Le testimonianze dei pentiti ricostruirono il modus operandi del clan: minacce, pestaggi, estorsioni e controllo del territorio, dai negozi agli stabilimenti balneari, fino alle sale slot. Tutto approfittando del vuoto di potere lasciato dai Fasciani, travolti dalle inchieste giudiziarie.
In quel quadro, l’omicidio di Baficchio e Sorcanera rappresentava, per gli investigatori, una condanna esemplare decisa dai vertici del clan, con Carmine e Roberto Spada come mandanti e Ottavio tra gli esecutori.

Finale ribaltato

La Cassazione, nel gennaio 2022, aveva già riconosciuto la natura mafiosa del clan Spada, ma aveva disposto nuovi processi d’appello proprio per fare chiarezza sul duplice omicidio di via Forni. Una delle testimonianze più pesanti, era stata quella del collaboratore di giustizia Paul Dociu, ex sodale degli Spada. “Ottavio mi chiese se ero disponibile a partecipare. Mi avrebbero detto il giorno e come. Ma poi non seppi più niente. Stavo nella piazza quando ho saputo della duplice esecuzione”, aveva raccontato in aula.

Secondo Dociu, la scintilla sarebbe stata una lite tra Galleoni e l’egiziano, uomo di fiducia di Carmine Spada. “Galleoni andava punito”, avrebbe detto il pentito. Ma, dopo anni di indagini e versioni contraddittorie, i giudici hanno deciso: Ottavio Spada non ha commesso il fatto.

Un verdetto che cambia la storia del processo

Dopo otto anni di processitre gradi di giudizio e un’inchiesta simbolo della criminalità organizzata, con l’assoluzione di Ottavio Spada arriva un colpo di scena che ridisegna il percorso giudiziario di uno dei fatti più eclatanti della cronaca di Ostia e dell’intero litorale romano. La sentenza dell’Appello ter chiude una pagina che per molti aveva già un finale scritto, ma che ha un esito completamente diverso dal previsto.

Ottavio Spada viene assolto, mentre resta definitiva la condanna dello zio Carmine, ritenuto uno dei mandanti del delitto. Un verdetto che spiazza, rimette tutto in discussione e riapre una domanda rimasta sospesa da quattordici anni: chi ha davvero ucciso Baficchio e Sorcanera?