Ostia, centinaia di pesci morti vicino al Pontile: ambientalisti chiedono chiarezza immediata

Pesci morti sono stati avvistati galleggiare in mare nei pressi del Pontile di Ostia, una delle aree simbolo del litorale romano. Le immagini di carcasse di pesci senza vita, trasportati dalle onde hanno fatto il giro dei social, alimentando timori e richieste di intervento.
Ecoitaliasolidale: “Accertare subito le cause”
Sulla vicenda è intervenuta l’associazione Ecoitaliasolidale, che attraverso una nota congiunta di Piergiorgio Benvenuti, presidente nazionale, e Gaetano Di Staso, responsabile per il X Municipio e il litorale romano, ha chiesto un’azione urgente:

“Di fronte al preoccupante fenomeno della moria di pesci in mare ad Ostia, riteniamo doveroso richiedere l’immediato accertamento delle cause da parte delle autorità competenti. Chiediamo l’intervento della Capitaneria di Porto e dell’Arpa Lazio, certi che avvieranno con tempestività le indagini necessarie”.
Emergenza ambientale e salute pubblica
La scena, che ha provocato sconcerto tra i residenti e i turisti, solleva interrogativi non solo ambientali ma anche sanitari. Quali sostanze hanno determinato la morte dei pesci? Si tratta di inquinamento, scarichi abusivi o di un fenomeno naturale legato alle temperature? “Serve chiarezza e responsabilità – hanno proseguito Benvenuti e Di Staso – La trasparenza è fondamentale per rassicurare i cittadini e, se necessario, individuare eventuali responsabilità. È tempo di agire con decisione per evitare che simili eventi possano ripetersi”.
Chiesta indagine ambientale
Ecoitaliasolidale ha sollecitato l’apertura di una indagine puntuale con il supporto di tecnici qualificati, in grado di fornire una relazione dettagliata sui possibili impatti del fenomeno sull’ecosistema marino e sulla qualità delle acque del litorale romano. L’associazione ribadisce inoltre la necessità di un monitoraggio costante e preventivo.
Ostia tra turismo e fragilità ambientale
Il caso della moria di pesci arriva in un momento delicato per Ostia, che ogni estate richiama migliaia di bagnanti e turisti. Eventi di questo tipo rischiano di compromettere non solo la salute dell’ecosistema marino, ma anche l’immagine del litorale romano. “È tempo di voltare pagina – conclude Ecoitaliasolidale – e di avviare programmi concreti di sostenibilità ambientale, capaci di coniugare la tutela della natura con la vivibilità del territorio”.