Ostia, dopo il flop della ruota panoramica, via al nuovo bando-lampo di Ferragosto: la Giunta ci riprova

Dopo il fallimento del primo tentativo, il Municipio Roma X rilancia il progetto della ruota panoramica a Ostia. Lo fa con una nuova manifestazione d’interesse, approvata dalla Giunta municipale guidata dal mini-sindaco Mario Falconi il 7 agosto 2025, a pochi giorni da Ferragosto, con una delibera che riapre i termini per l’assegnazione dell’area di Piazzale Magellano. Ma per soli 15 giorni. Quindi gli operatori avranno tempo fino al 22 agosto incluso per farsi avanti.
L’obiettivo è sempre lo stesso di qualche settimana fa: installare una ruota alta tra i 36 e i 49 metri, con concessione temporanea di massimo 120 giorni, per attrarre turismo e valorizzare il litorale romano.

Nonostante i ritardi e le difficoltà della prima procedura, andata deserta o comunque rimasta senza esito concreto, l’Amministrazione guidata da Mario Falconi torna a puntare su questa attrazione come simbolo del rilancio dell’offerta turistica locale. L’ultima volta che una ruota panoramica è comparsa a Ostia è stato nel 2023, già l’anno scorso (2024) ogni tentativo di installazione fu vano.
La corsa contro il tempo di Ostia e della giunta Falconi
Il nuovo bando è, di fatto, una procedura accelerata. Il Municipio punta a individuare entro l’estate un operatore economico in grado di montare e gestire la ruota panoramica, con tutte le autorizzazioni in regola. L’Amministrazione municipale vuole far partire l’attrazione già entro la fine della stagione turistica o, al massimo, in tempo per l’autunno. Proprio mentre Ostia e il litorale però si svuotano.
Tra gli obblighi imposti al futuro gestore ci sono: ottenere permessi da ENAC, ENAV, Capitaneria di Porto, Soprintendenze e Vigili del Fuoco; produrre certificazioni statiche e geotecniche dell’area; garantire piena accessibilità per le persone con disabilità; assicurare la sicurezza pubblica e il rispetto delle normative ambientali, comprese quelle su inquinamento acustico e luminoso.
Sicurezza e vincoli ambientali
Grande attenzione è posta anche alla sicurezza dell’impianto. La ruota, secondo quanto riportato dalla nota dell’Agenzia del Demanio, sarà collocata su un terreno vicino all’arenile e alla viabilità pubblica, e dovrà dunque rispettare precisi requisiti geologici e strutturali.
Il progetto dovrà includere un piano di sicurezza (safety e security), redatto da un tecnico esperto e approvato dagli organi preposti.
Inoltre, dovrà essere dimostrato che l’impianto di illuminazione non interferisca con i segnali marittimi, onde evitare problemi alla navigazione lungo la costa. Anche le emissioni sonore dovranno essere contenute nei limiti previsti dalla normativa.
Un’occasione o l’ennesimo annuncio?
Il ritorno della ruota panoramica riapre il dibattito sull’efficacia delle politiche di promozione turistica del litorale romano. Il progetto era stato inserito nel calendario triennale degli eventi municipali già a marzo 2024, ma finora è rimasto solo sulla carta. Ora, con questa nuova iniziativa, la Giunta municipale tenta di dare concretezza a un’idea che potrebbe valorizzare l’area, ma che al momento resta ancora tutta da costruire.
Il rischio è che anche questa seconda chiamata si riveli un buco nell’acqua, tra vincoli burocratici, scarsa partecipazione e tempi troppo stretti per garantire la realizzazione entro la stagione. A Ostia, la ruota gira, ma per ora solo nei documenti.
Ostia, l’area scelta e i nodi burocratici
Il sito individuato resta lo stesso: il parcheggio di Piazzale Magellano, nei pressi del lungomare Paolo Toscanelli. Tuttavia, l’area non è attualmente compresa nel piano regolatore per le attività di spettacolo viaggiante del Comune di Roma.
Per questo è stato necessario ottenere una deroga dal Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio, che ha ritenuto possibile un’installazione temporanea, in attesa dell’aggiornamento del piano.
Sul fronte dei vincoli, la situazione si presenta ancora complessa. L’Agenzia del Demanio ha concesso il nulla osta solo “ai fini domenicali”, precisando che tutti gli altri permessi dovranno essere acquisiti dall’eventuale aggiudicatario, a sua cura e responsabilità. Viene inoltre richiesto il pagamento di un canone per l’occupazione temporanea di suolo pubblico, commisurato alla durata e all’ampiezza dell’area utilizzata.