Ostia, fotografo derubato in pieno giorno: sparite le foto della cresima di 19 ragazzi

Va a lavorare, effettua un servizio fotografico per 19 ragazzi e poi corre a prendere il figlio. Ma, quando torna alla sua auto, dopo appena 30 minuti, l’amara sorpresa. L’auto, che aveva parcheggiato a Ostia, sul lungomare Duilio, di fronte allo stabilimento Mami, è stata aperta da qualcuno, apparentemente senza danni. Come se avessero avuto le chiavi. E dentro tutta la sua attrezzatura, costosissima, è sparita. Non solo attrezzatura di valore, ma soprattutto le schede di memoria con le foto appena scattate.
Il furto
“Ero via appena trenta minuti, giusto il tempo di prendere mio figlio, al mare a Ostia. Quando sono tornato, la macchina era stata aperta, ma non c’erano segni di forzatura. Hanno portato via tutto: le macchine fotografiche, le chiavi del negozio e perfino il libretto dell’auto. Mentre facevo la denuncia, credo abbiano anche suonato a casa mia”, racconta Daniel.

Nella borsa c’erano strumenti dal valore altissimo, ma il vero tesoro erano le immagini appena scattate. “Quelle foto non hanno prezzo. Sono momenti unici per quei ragazzi e le loro famiglie. Mi preme che vengano restituite, anche se l’attrezzatura per me è importantissima. Non voglio credere che la memoria di una giornata così importante possa finire nelle mani sbagliate”.
L’appello di Daniel: “Restituite almeno le foto”
L’appello di Daniel corre ora sui social, accompagnato dalla descrizione della sua attrezzatura: una Canon 5D Mark IV, un obiettivo Canon 24-105 L4 e un 70-200 f/2.8 IS. Strumenti preziosi, costruiti con anni di sacrifici e passione. “Non è solo il mio lavoro, è la mia vita. Se qualcuno dovesse riconoscere o vedere in vendita questo materiale, è pregato di contattarmi. Non cerco vendetta, solo giustizia e un po’ di umanità”. Poi la riflessione amara: “Chi giustifica o tollera i ladri è parte del problema. Non possiamo abituarci a vivere in un paese dove rubare è la norma e chi lavora onestamente viene punito”.
Rubati momenti irripetibili
In quegli scatti ci sono momenti unici e irripetibili di vita di ragazzi che avevano fatto un passo importante, ricordi che avevano affidato a Daniel e che lui aveva cristallizzato nel modo migliore. E che i malviventi hanno sottratto insieme all’attrezzatura. Dentro quelle borse rubate non ci sono solo obiettivi e fotocamere, ma storie, emozioni e volti di ragazzi che festeggiavano un passaggio importante.
Un gesto vile che toglie a tutti un frammento di memoria. E che lascia una domanda amara: quanto vale un ricordo, in una società che sembra aver perso il senso del rispetto?