Ostia, gettano un ordigno sotto l’auto parcheggiata davanti al ristorante: ustionato il proprietario

polizia-vigili del fuoco

Ancora ordigni incendiari a Ostia. Dopo la bomba carta che ha fatto sobbalzare i residenti di via delle Azzorre appena due giorni fa, un altro episodio inquietante scuote il litorale romano. Stavolta, nel mirino c’è stato il parcheggio di un ristorante all’angolo tra via di Castelfusano e via dei Pescatori, dove intorno alle 2:30 di questa notte un ordigno incendiario rudimentale è stato lanciato sotto una vettura. Un uomo, proprietario dell’auto in fiamme, è rimasto ustionato alle caviglie nel disperato tentativo di spegnere l’incendio.

Un gesto eroico ma rischioso, il suo: ha cercato di salvare la macchina e proteggere gli altri veicoli in sosta, finendo invece al pronto soccorso dell’ospedale Grassi con ustioni di secondo grado.

Incendio doloso in piena notte: indaga la Squadra Mobile

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, la vettura colpita – una Skoda – apparteneva a un cliente che, al momento del fatto, si trovava nel ristorante insieme a una donna. L’incendio, improvviso e violento, è apparso immediatamente sospetto agli agenti del Commissariato Lido intervenuti sul posto. Proprio per questo è stata allertata la Squadra Mobile di Roma, che ha aperto un’indagine per atto doloso.

A supporto sono arrivati anche i Vigili del Fuoco e gli esperti della Polizia Scientifica, che hanno effettuato rilievi sul luogo dell’esplosione alla ricerca di tracce utili a risalire agli autori del gesto. Nessuna minaccia o richiesta estorsiva, finora, sarebbe mai arrivata alla vittima, che ha riferito di non aver mai avuto problemi simili in passato.

Copione già visto

Il clima che si respira sul litorale romano ricorda un copione già visto. Prima la bomba carta in via delle Azzorre, poi il rogo al parcheggio del ristorante, senza dimenticare gli incendi sospetti agli stabilimenti balneari. Una serie di episodi inquietanti che stanno facendo salire la tensione in zona e che hanno spinto la Questura di Roma ad alzare il livello di allerta su possibili interferenze criminali.

Un’escalation che fa temere un ritorno a vecchi schemi di intimidazione mafiosa, con obiettivi scelti con cura e colpiti nel cuore della notte, lontano da occhi indiscreti ma abbastanza in vista da mandare un messaggio chiaro.