Ostia, il Comune caccia i volontari della Protezione civile dalla pineta di Castel Fusano. Addio lotta al degrado

Loro sono i 60 volontari della Protezione civile che da anni si occupano insieme alle Forze dell’Ordine e alle altre istituzioni di garantire la sicurezza all’interno del più grande polmone verde della città. Ovvero nella Pineta di Castel  Fusano ad Ostia. E specie dopo il devastante incendio dell’estate del 2017, la loro opera di pattugliamento a cavallo e di controllo del territorio è sempre più essenziale e significativa. Tanto da far prendere loro l’appellativo di ‘angeli di Castel Fusano’. Peccato però che per ospitare i 9 cavalli e le attrezzature necessarie per la loro attività, i volontari abbiano bisogno di un luogo fisico all’interno della pineta. Una sede insomma, che avevano trovato in via del Martin Pescatore. Ma l’immobile è di proprietà del Campidoglio, e adesso è arrivato lo sfratto. Con l’amministrazione che si è ripresa le chiavi. A renderlo noto con amarezza è il presidente del Cvsc (Corpo volontario soccorso a cavallo) Giorgio Leone. In una intervista concessa al quotidiano il messaggero.it. “In sella ai cavalli riusciamo a raggiungere tutte le zone impervie che sono off limits per gli altri soccorritori”, ha dichiarato Leone. Ma adesso sembra proprio che questa bella storia sia giunta alla fine.

La denuncia dei volontari a cavallo di Castel Fusano, che senso ha mandarci via?

Il degrado all’interno della Pineta di Castel Porziano è sempre forte. Specie nel tratto compreso tra via Cristoforo Colombo e il vicino Lido. Con lavatrici abbandonate, materassi e vecchie reti arrugginite. Ma anche rifiuti potenzialmente più pericolosi. Visto che i guardiaparco hanno anche trovato alcuni fusti interrati di materiale potenzialmente nocivo. E non mancano batterie e altri oggetti capaci di scaricare  nel terreno sostanze tossiche. Insomma, resti della vecchia baraccopoli andata a fuoco nel 2017. Ma anche insediamenti di nuovi ‘invisibili’, che continuano a spuntare come funghi. Ecco perchè a scelta del Campidoglio di riprendersi l’immobile destinato ad ospitare i volontari a cavallo della Protezione civile lascia molto perplessi. “Alcuni insediamenti abusivi, alcune discariche illegali le abbiamo scoperte noi”, ha concluso amaro il presidente dei volontari Giorgio Leone. E ora che i suoi 60 ‘angeli’ sono stati sfrattati, la pineta appare ancora più fragole e indifesa.

https://www.ilmessaggero.it/roma/news/ostia_pineta_vigilanza_contratto_incendi-5794704.html