Ostia in alto mare: a due mesi dalla stagione balneare non si sa chi gestirà le spiagge

Quel povero anziano Ostia

Il primo maggio, secondo una tradizione che in rare circostanze è stata disattesa, prende avvio la stagione balneare. L’atto con cui ne viene ufficializzato l’inizio è un’ordinanza del sindaco.Quest’anno dovrebbe contenere sostanziali novità rispetto al passato perché, dallo scorso 30 ottobre, la gestione del litorale è tornata, dopo 13 anni, ad essere di competenza comunale.

A chi spetta cosa?

Le novità non sono per ora ancora state definite ed al riguardo latitano le certezze. Nella seduta dell’8 febbraio la giunta Gualtieri ha approvato una memoria che fissa “il nuovo perimetro delle competenze” tra i vari dipartimenti capitolini. Si legge ad esempio che spetterà al dipartimento di programmazione ed attuazione urbanistica elaborare le varie proposte di modifica al Piano di utilizzazione degli arenili. Il dipartimento Csimu dovrà dedicarsi al canale dei Pescatori, ed il dipartimento patrimonio dovrà esercitare i poteri di polizia amministrativa demaniale.

Municipio “gambizzato”

“Ma chi dovrà fare i bandi, come quello relativo al salvamento?” ha obiettato la consigliera capitolina Mariacristina Masi, di Fratelli d’Italia. La domanda non è peregrina. L’amministrazione municipale in questi mesi, pur avendo rinunciato alla gestione del litorale, ne ha pubblicato uno per garantire il servizio di salvamento. “E per la pulizia come si farà? Ed ancora – ha elencato la consigliera Masi – dei bandi effettivi relativi alle spiagge, chi dovrà occuparsene?” Sono tanti interrogativi che arrivano a due mesi dall’avvio della stagione balneare.

La denuncia di Mariacristina Masi (FdI)

“Siamo preoccupati, soprattutto per le spiagge libere, perché da quando è stata riportata la delega a Roma non si capisce ancora nulla. In campidoglio manca la commissione speciale che avevamo chiesto mentre ne ha istituita una il municipio che, però, non ha più le deleghe. Insomma – ha concluso la consigliera di Fratelli d’Italia – se l’anno scorso la stagione balneare è stata un disastro, quest’anno, con un ufficio ancora in fase di organizzazione, rischia di esserlo ancora di più”.