Ostia, incendio al rimessaggio: tre vigili del fuoco soccorsi durante le operazioni di spegnimento

Momenti di paura questa mattina, intorno alle 8:45, quando un violento incendio è divampato all’interno di un cantiere di rimessaggio nautico, coinvolgendo diverse imbarcazioni parcheggiate nell’area. In pochi minuti, sul posto sono intervenute numerose squadre dei vigili del fuoco, supportate dalla motobarca e dal funzionario di guardia.
Durante le complesse operazioni di spegnimento, tre pompieri sono rimasti coinvolti e soccorsi: uno di loro è stato trasportato in ospedale in codice rosso, probabilmente colpito da un malore dovuto alle alte temperature e all’inalazione di monossido di carbonio; gli altri due sono stati ricoverati per accertamenti.

Vento e canneto: le fiamme oltre il perimetro
Secondo quanto riferito da Massimiliano Metalli, responsabile del Dipartimento dei vigili del fuoco di Fratelli d’Italia Roma, il vento ha alimentato rapidamente il rogo, spingendo le fiamme anche verso un canneto situato all’esterno del muro perimetrale del cantiere. Una condizione che ha reso ancora più complesse le operazioni di contenimento e messa in sicurezza dell’area.
“Massimo supporto a chi rischia la vita”
Metalli ha espresso vicinanza ai tre vigili del fuoco coinvolti, augurando loro una pronta guarigione: “In estate, con temperature elevate e condizioni climatiche che favoriscono lo sviluppo di incendi, i nostri pompieri sono quotidianamente impegnati in interventi ad alto rischio, indispensabili per la sicurezza della collettività. È dovere delle istituzioni garantire sempre il massimo supporto a chi ogni giorno rischia la vita per proteggere i cittadini. Come Fratelli d’Italia continueremo a lavorare per rafforzare dotazioni, risorse e personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, affinché possa operare in sicurezza ed efficienza.”
Indagini sulle cause del rogo
I carabinieri della compagnia di Ostia stanno ora effettuando rilievi per ricostruire la dinamica e individuare le cause dell’incendio. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, dal cortocircuito accidentale all’innesco doloso. L’area del cantiere resterà interdetta fino al completamento delle verifiche di stabilità e messa in sicurezza.