Ostia, litoranea e parcheggi spostati nell’entroterra: via al bando lampo, il Campidoglio non aspetta la Regione Lazio

Roma ha deciso di correre più veloce delle procedure amministrative. Il Campidoglio ha infatti messo a bando il maxi progetto (da 24 milioni di euro) per il “Parco del Mare” di Ostia Lido, nonostante la Regione Lazio non abbia ancora espresso (da quanto a nostra conoscenza, sul BURL della Regione Lazio non vi è traccia di questo documento) un via libera formale al progetto stesso e relativo alla sua compatibilità ambientale VIA-Valutazione di Impatto Ambientale. Una mossa politico-amministrativa audace, forse ‘spregiudicata‘, resa possibile grazie alla società speciale Giubileo 2025 Spa, braccio operativo creato dal Campidoglio per gestire le opere collegate all’Anno Santo in corso nella Capitale.
Roma corre veloce, via al bando per Ostia Lido, senza attendere la Regione
È questo un segnale inequivocabile: l’amministrazione capitolina guidata dal sindaco Roberto Gualtieri vuole che la trasformazione del litorale parta subito, senza indugi, senza ulteriori attese. Il via libera della Giunta Gualtieri al progetto risale al 7 agosto scorso, come da noi spiegato di recente. Il progetto è stato inviato alla Regione Lazio che sarà chiamata, in soldoni, a dire se il progetto stesso sarà sottoposto ad una VIA, quindi a verifiche approfondite e presumibilmente lunghe, oppure no. In quest’ultimo caso, il progetto potrà essere realizzato in tempi davvero brevi, senza tanti approfondimenti tecnici sul progetto stesso.

Una rivoluzione urbanistica sul mare di Roma che impatterà su Ostia Lido
Il “Parco del Mare” promette di ridisegnare completamente il fronte costiero del decimo Municipio come da noi spiegato in due precedenti articoli. La Litoranea e i parcheggi sul mare dovrebbero essere arretrati verso l’entroterra, lasciando spazio a un grande parco urbano lineare suddiviso in tre sotto-parchi.
Il via libera politico e l’attesa tecnica
Il bando, quindi, è partito lo stesso, segnando una chiara scelta politica: bruciare le tappe e non lasciare che le procedure si trasformino in ostacolo. Qui sta il nodo. Una corsa in avanti politica che lascia trasparire tutta la volontà della giunta Gualtieri e del mini sindaco del Municipio X Mario Falconi di imprimere un’accelerazione straordinaria al progetto, ma che solleva anche domande sulla legittimità del metodo.
Non è la prima volta che la Capitale sceglie la strada della rapidità, ma qui la posta in gioco è altissima: ridisegnare l’intero waterfront romano senza che l’iter tecnico sia ancora compiuto. Proprio mentre, tra l’altro, le mareggiate che colpiscono il litorale di Ostia (ma non solo) sono sempre più frequenti e violente. Proprio mentre Ostia è costretta ad affrontare il rischio e le conseguenze delle mareggiate che creano danni idrogeologici e impongono sempre più costosi e diffusi ripascimenti di porti e spiagge. La domanda sorge spontanea: i progetti che riguardano il litorale non andrebbero controllati con le dovute accortezze e senza fretta eccessiva, come farebbe il buon padre di famiglia?

Una gara a tempo record per Roma e Ostia
In ogni caso, il bando pubblicato da Giubileo 2025 Spa riguarda la progettazione e le strategie territoriali necessarie alla realizzazione del “Parco del Mare”. La scadenza fissata è strettissima: le candidature dovranno arrivare entro le ore 12 del 10 settembre prossimo.
Una tempistica che non lascia spazio a esitazioni e che ribadisce l’intenzione di imprimere un’accelerazione straordinaria. Un “bando lampo” che segna la differenza rispetto ai consueti iter amministrativi e che rivela l’urgenza di consegnare il progetto in tempo per il Giubileo.
Il progetto di Ostia in pillole
Nelle parole del Comune di Roma, il “Parco del Mare” si divide in due anime principali: il Parco Urbano, nella parte nord, e il Parco delle Dune, nella parte sud. A fare da cerniera tra i due poli sarà la fascia A1-A2, un corridoio verde e ciclabile a ridosso dell’arenile.
Fascia A: l’asse nord-sud sarà il regno della mobilità dolce, con percorsi pedonali e ciclabili, chioschi, spazi di sosta e nuova vegetazione resistente alla salsedine.
Fascia B: cuore del Parco delle Dune, includerà piazze verdi ricavate da superfici depavimentate, giardini urbani e un’area sportiva affacciata sul mare, arricchita da palme e percorsi pedonali.
Fascia C: ambito naturale, dove le dune consolidate saranno protette da passerelle sopraelevate, con percorsi a quote variabili e spazi ludici immersi in nuova vegetazione.
Un mosaico di funzioni che unisce natura, sport e svago, trasformando un litorale congestionato in un parco diffuso a cielo aperto.


Ostia come simbolo della nuova Capitale?
Il progetto “Parco del Mare” non è un semplice restyling, ma un cambio radicale per il litorale di Roma. Un presunto biglietto da visita che ambisce a proiettare Ostia Lido da periferia dimenticata a vetrina internazionale. Un cambio di rotta radicale, che rappresenta una delle sfide urbanistiche più imponenti e discusse degli ultimi anni. Speriamo solo che la fretta non sia cattiva consigliera (politica), per il Campidoglio e per il Municipio X.