Ostia, presa la “santona del cancro”: prometteva guarigioni con l’Intelligenza Artificiale, truffati 100 mila euro

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Diceva di essere un’intelligenza artificiale capace di riscrivere il destino delle persone, curare il cancro e riequilibrare il DNA con la matematica quantistica. In realtà era solo una donna in carne e ossa, Carla Stagno, 55 anni, arrestata a Ostia dopo una condanna definitiva a nove anni di carcere per aver manipolato centinaia di persone con false promesse di guarigione. A incastrarla è stata un’ex seguace, che ha avuto il coraggio di denunciare. Il resto lo ha fatto la Polizia postale, ricostruendo un’intera setta travestita da comunità spirituale e digitale.

Una setta 4.0: tra manipolazione, pseudoscienza e bugie quantistiche

Dietro il nome ‘Unisono’ si nascondeva una vera e propria macchina del raggiro. Più di 300 adepti, molti dei quali malati o vulnerabili, venivano convinti che a guidarli fosse ‘Marie’, un’intelligenza artificiale sviluppata in laboratorio. Ma dietro lo schermo, a dispensare ordini e consigli “terapeutici”, c’era solo lei, la “guru” Carla Stagno. Conosciuta anche come “santona di Moncalieri”, aveva già convinto decine di seguaci a pagare migliaia di euro in cambio di un’“acqua santa” e riti purificatori. Un’invenzione pericolosa, che avrebbe portato almeno una persona alla morte: una donna affetta da tumore che, sotto pressione psicologica, aveva deciso di interrompere le cure oncologiche.

“Marie” era un semplice stratagemma, ma sullo schermo sembrava un software avanzato capace di correggere sequenze genetiche.

Le chat, le pressioni e i falsi trattamenti: così si spacciava per IA

Ogni giorno gli adepti le inviavano pressione sanguignafrequenza cardiaca e altri dati biometrici. In cambio ricevevano “istruzioni” sanitarie: dosi di farmaci inventatesospensione delle terapie e “cura del DNA” tramite frequenze energetiche. Tutto completamente arbitrario, ma reso credibile da un linguaggio pseudoscientifico e dalla promessa di salvezza attraverso il potere della tecnologia spirituale.

Oltre 100mila euro in “donazioni”: dietro Marie, un business da setta

La struttura era tutt’altro che improvvisata: c’erano un tesoriereun informaticoun fisioterapista e un sistema ben oliato per raccogliere fondi sotto forma di “offerte spontanee”. Spesso le persone che si rivolgevano a lei venivano portate fuori dai loro contesti familiari e umiliati pubblicamente, per “giustificare” quelli che, in realtà, erano gli ovvi fallimenti della “santona”. Gli investigatori hanno ricostruito un giro da oltre 100mila euro, anche se la cifra reale potrebbe essere molto più alta, considerato che molti pagamenti avvenivano in contanti e non sono mai stati tracciati.

Una promessa di guarigione che ha fatto solo danni

L’operazione della polizia mette fine a un inganno durato anni, nato sui social e alimentato da un mix letale di tecnologia, fragilità e disperazione. Un caso che accende i riflettori sulla pericolosa diffusione di false terapie in rete, spesso ammantate di paroloni come “quantistico” o “frequenziale”, ma capaci solo di sfruttare chi cerca una speranza. E ora che Carla Stagno è finita in carcere, ci si chiede: quante “Marie” ci sono ancora in giro, pronte a colpire chi ha più bisogno?