Ostia, ritardi imbarazzanti: stagione balneare a rischio tra bandi last minute e caos organizzativo


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La stagione balneare è partita, ma a Ostia tutto sembra tranne che pronto. A lanciare l’allarme è Mariacristina Masi, Consigliere di Fratelli d’Italia in Assemblea Capitolina, che in una nota denuncia con toni duri la gestione approssimativa e tardiva della Giunta capitolina sul fronte dell’organizzazione del litorale romano. Un grido d’allarme che fotografa con lucidità un territorio in stallo, a poche ore dall’avvio ufficiale della stagione estiva.

Una gestione in ritardo che fa discutere

«Non ci rimane che sperare in un miracolo per questa estate», esordisce Masi, evidenziando come la Giunta abbia annunciato bandi per la gestione delle spiagge, tra cui quelli per Castelporziano e Capocotta, due delle aree balneari più amate dai romani. “Bandi comunicati solo grazie all’insistenza delle nostre domande”, sottolinea il consigliere, puntando il dito contro una macchina amministrativa impreparata e in affanno.

Il nodo delle deleghe

Secondo Masi, il caos attuale ha radici profonde, riconducibili alla decisione – presa frettolosamente mesi fa – di riportare le deleghe sul litorale da Ostia al Campidoglio. Un ritorno centralista che, a suo dire, non ha previsto un adeguato potenziamento degli uffici e non ha fatto i conti con la complessità della gestione delle spiagge libere e attrezzate. “La stagione si prefigura fallimentare da tutti i punti di vista”, denuncia senza mezzi termini.

Turismo e imprese penalizzati

I ritardi nelle ordinanze, nei bandi e nella programmazione stanno mettendo a rischio l’intera economia turistica del litorale romano. “La decisione di estendere la stagione fino al 30 ottobre – che di per sé potrebbe essere positiva – non può giustificare un avvio ad agosto”, prosegue Masi, evidenziando come un’estate balneare efficiente debba essere pianificata con mesi di anticipo, non improvvisata tra aprile e maggio.

Il rischio, secondo il consigliere di FDI, è di vanificare ogni sforzo e vedere ancora una volta cittadini e imprenditori penalizzati da una gestione inefficiente e fuori tempo massimo. «Serve una programmazione seria, che parta da settembre per garantire servizi, sicurezza e decoro», conclude.

Il grido delle opposizioni e la voce del territorio

La denuncia di Masi non è isolata. Nel corso delle ultime settimane, anche altre forze politiche e associazioni locali avevano segnalato criticità simili: mancanza di servizi igienici, bagnini non ancora assunti, bando per i chioschi pubblicato in extremis. Un contesto che fa temere un’altra estate vissuta tra polemiche e disagi. Nel frattempo, i cittadini di Ostia e i turisti che scelgono ogni anno il litorale romano restano in attesa di risposte concrete. Il mare c’è, il sole pure. Ma la macchina amministrativa sembra ancora in letargo.