Ostia Sicura, stretta sulla microcriminalità: 4 arresti e 15 denunce

Il pomeriggio a Ostia si è trasformato in un teatro di luci blu e sirene. La Polizia di Stato ha dato vita a una vasta operazione nell’ambito del piano “Ostia Sicura”, un dispositivo speciale che mira a riportare ordine e sicurezza sulle strade del litorale romano. Decine di agenti del Distretto Lido, affiancati dai Falchi della Squadra Mobile e dalle unità cinofile antidroga, hanno battuto a tappeto il territorio. L’azione si è svolta a più livelli: posti di blocco, controlli mirati, perquisizioni domiciliari e verifiche negli esercizi commerciali.
Obiettivo della Polizia di Ostia: la microcriminalità quotidiana
Il cuore dell’operazione è stato la lotta a quei reati che minano la serenità dei cittadini: furti, violazioni di misure giudiziarie, documenti falsi e piccoli traffici illeciti. Su quasi 400 persone identificate, i riflettori si sono accesi su 19 individui. Per quattro di loro si sono spalancate le porte del carcere, mentre altri 15 sono stati denunciati a piede libero. Un bilancio che fotografa con chiarezza il livello di attenzione delle forze dell’ordine sul litorale.

I quattro arresti: furti, violenze e documenti falsi
Il primo a finire in manette è stato un 33enne ecuadoriano, sorpreso in pieno centro mentre tentava la fuga con 500 euro di merce appena trafugata da un negozio. La scena, bloccata dagli agenti in tempo reale, è diventata l’emblema di un controllo capillare che non lascia scampo ai ladri di quartiere.
Poche ore dopo, l’allarme al 112 ha fatto scattare un nuovo intervento. Questa volta il protagonista è stato un 50enne ivoriano, che ha violato il divieto di avvicinamento imposto dall’autorità giudiziaria nei confronti della ex compagna. L’uomo, con la scusa di incontrare i figli, ha tentato di forzare la presenza in casa della donna. Il pronto arrivo delle pattuglie ha evitato conseguenze peggiori, trasformando la segnalazione in un arresto immediato.
Non meno significativo l’episodio che ha coinvolto due giovani cileni, rispettivamente di 21 e 23 anni. Fermati per un controllo di routine, hanno mostrato passaporti argentini palesemente contraffatti. La falsificazione, scoperta in pochi istanti, li ha condotti direttamente in questura con l’accusa di possesso e utilizzo di documenti falsi.
Denunce a raffica: armi, droga e clandestinità
Ma l’operazione non si è fermata agli arresti. Per altre 15 persone è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria. I reati contestati spaziano dal porto abusivo di armi all’immigrazione clandestina, fino al possesso di oggetti atti ad offendere o di arnesi da scasso. Durante le perquisizioni domiciliari e veicolari, gli agenti hanno rinvenuto droga e persino un’arma custodita in violazione delle normative. Una rete di microcriminalità diffusa che, sommata, disegna il volto oscuro di un territorio che fatica a liberarsi da sacche di illegalità radicate.
Sanzioni ai locali: 2.000 euro di multe
Non solo arresti e denunce. Il piano “Ostia Sicura” ha puntato i fari anche su bar, negozi e attività commerciali. Le verifiche amministrative hanno portato a contestare irregolarità legate alle licenze, soprattutto nella vendita di alcolici all’ingrosso. In alcuni casi sono emerse anche carenze edilizie. Il conto, per i titolari, è stato salato: sanzioni per un totale di 2.000 euro. Una cifra simbolica ma che testimonia l’attenzione delle autorità a ogni livello, dal piccolo abuso alla criminalità organizzata.
Parcheggi presidiati e controlli sul traffico
L’operazione non ha trascurato neppure la viabilità. I parcheggi principali del litorale sono stati presidiati, con controlli mirati su auto sospette e motocicli senza assicurazione. I posti di blocco hanno garantito un’azione deterrente immediata contro furti e rapine, ma anche un filtro essenziale per intercettare irregolarità amministrative e veicolari. Una presenza che ha restituito ai cittadini un senso tangibile di sicurezza.
Un segnale forte per il territorio
“Ostia Sicura” non è un blitz isolato, ma l’avvio di un presidio costante che continuerà nelle prossime settimane. La strategia della Questura di Roma è chiara: rafforzare la fiducia dei cittadini, colpire duramente i reati di strada e restituire al litorale romano l’immagine di un luogo vivibile. La battaglia alla microcriminalità è ancora lunga, ma il messaggio è inequivocabile: lo Stato c’è, e non arretra.