Ostia, spiagge nel degrado: “Situazione indecente”. Sopralluogo tra incuria, ritardi e promesse mancate


A stagione balneare già avviata, le spiagge libere di Ostia si presentano in condizioni a dir poco preoccupanti. Un sopralluogo effettuato in queste ore ha confermato quanto da settimane si denunciava: abbandono, degrado, servizi assenti e interventi tardivi. Un’immagine impietosa di uno dei litorali più frequentati dai romani, e non solo. Il primo, timido tentativo di pulizia degli arenili è partito soltanto adesso, a maggio inoltrato, quando migliaia di cittadini hanno già cominciato ad affollare le spiagge nel weekend. Un’azione che appare tardiva e insufficiente, e che sottolinea – con ancora più forza – l’assenza di una pianificazione efficiente da parte dell’amministrazione. «La situazione è indecente», denuncia senza mezzi termini il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia, Mariacristina Masi, in una nota durissima che fotografa il disastro operativo sulle spiagge libere del Municipio X.

Spiagge libere di Ostia, ritardi nei bandi e servizi fantasma

Il punto dolente riguarda soprattutto i bandi per la gestione delle spiagge libere, partiti in grave ritardo. Il risultato? A oggi, molti lotti risultano ancora senza assegnazione definitiva e l’organizzazione dei servizi – bagni pubblici, punti di ristoro, aree attrezzate – è ferma al palo. La stagione è cominciata, ma l’accoglienza per i bagnanti è quella di un’area trascurata, inospitale, lontana dall’idea di un litorale urbano europeo.

E mentre si tenta, alla meno peggio, di “mettere una pezza” con interventi d’urgenza, il tempo stringe anche su fronti cruciali. «Siamo particolarmente preoccupati per la situazione di Castelporziano – prosegue Masi –. È stato annunciato un bando, ma ad oggi non risulta ancora pubblicato. Con tempi così stretti sarà impossibile garantire un’organizzazione adeguata dei servizi in quella che è considerata una delle spiagge più belle e naturali d’Italia».

Sicurezza in mare e decoro urbano

A preoccupare, inoltre, è anche la questione sicurezza: «Siamo molto perplessi anche sul servizio di salvataggio, totalmente assente dalle priorità dell’amministrazione Gualtieri», denuncia il consigliere. Un’accusa pesante, che pone interrogativi non solo sulla fruibilità delle spiagge, ma anche sulla sicurezza di migliaia di bagnanti che nelle prossime settimane si riverseranno sul litorale romano.

Non va meglio, infine, al lungomare di Ostia Ponente, spesso dimenticato dalle rotte turistiche e ora anche dal decoro urbano. Le condizioni delle strade, delle aree pedonali e degli spazi pubblici riflettono la stessa incuria che si ritrova sugli arenili. «Una situazione indegna», conclude Masi, che chiede interventi rapidi e una presa di responsabilità chiara da parte del Campidoglio.

L’estate alle porte e il peso dell’abbandono

Con l’arrivo dell’estate, Ostia dovrebbe rappresentare una risorsa preziosa per Roma: un’oasi sul mare facilmente raggiungibile, capace di offrire svago e relax ai cittadini e di attrarre visitatori da fuori. Invece, anche quest’anno, si ritrova a lottare con ritardi cronici, scelte discutibili e una gestione che sembra rincorrere l’emergenza invece di pianificare il futuro. Il rischio, concreto, è che a pagare siano ancora una volta i cittadini: privati del diritto a un litorale pulito, sicuro, attrezzato. E privati, soprattutto, della fiducia in un’amministrazione che, nonostante gli annunci, continua a mostrare un’incapacità cronica nel valorizzare una delle risorse più preziose della Capitale.