Ostia, spiagge recintate e cantiere fermo: ruspa “in vacanza” per il vento e bagnanti in attesa (FOTO)

Una ruspa che “troneggia” sulla spiaggia. E i bagnanti che non hanno accesso al mare, bloccati dalle recinzioni e dai cancelli messi a protezione dell’intero tratto, quello corrispondente alla spiaggia Senape e un altro all’altezza della Vecchia Pineta.
Siamo a Ostia e i residenti guardano sconsolati l’arenile. E si chiedono quando potranno nuovamente passeggiare in riva al mare o stendersi al sole, magari in compagnia del loro cagnolino.

Lavori in ritardo per… colpa del vento
“La stagione è iniziata dal 1° maggio, le strutture avevano già iniziato a lavorare”, spiegano alcuni residenti. “Ma intorno al 14 maggio hanno improvvisamente chiuso un lungo tratto di spiaggia perché devono essere effettuati dei lavori di ripascimento. E fin qui va bene. Peccato che non si sia visto mai nessuno, che la ruspa sia stata lasciata lì sulla spiaggia insieme al resto e che, da quanto ci è stato detto, i lavori sarebbero dovuti terminare il 30 maggio. Termine che, visto che siamo al 27, pare impossibile da rispettare”.
Dalla Regione, incaricata di svolgere i lavori, hanno una spiegazione per il ritardo. “Il mare deve essere in condizioni perfette per poter procedere – spiegano dagli uffici preposti – e nei giorni scorsi c’è stato vento, per cui gli operai non hanno potuto lavorare in modo corretto. In ogni caso, abbiamo richiesto una proroga alla Capitaneria di Porto, per cui i lavori saranno terminati entro il 6 giugno“. Solo un ritardo di una settimana, quindi.
Il ripascimento e le spiagge nuovamente fruibili
Il 6 giugno, se non ci saranno altri intoppi, sarà la data in cui le spiagge saranno nuovamente “libere”: non solo il piccolo ripascimento previsto dovrà essere stato effettuato, ma dovrà essere smontato il cantiere, quindi tolte tutte le attrezzature che ora impediscono la fruizione ai bagnanti. Così assicurano dalla Regione. “È stata fatta una valutazione iniziale insieme ai gestori delle spiagge, che hanno capito il valore di quello che stavamo andando a fare: siamo intervenuti laddove è stata data la disponibilità, calcolando l’importanza dell’intervento rispetto alla perdita di alcuni giorni di lavoro”.
Ma il piccolo ripascimento non basta per contrastare l’erosione e, al contempo, si sta lavorando alla barriera soffolta, la scogliera artificiale di 350 metri realizzata con strutture modulari in cemento armato costruita a ridosso del “curvone”, fino al canale dei pescatori. In questi giorni – sempre condizioni meteo permettendo – verrà posizionata “a pelo”, a circa 30 centimetri di profondità.