Ostia, tre chilometri di scogliera soffolta per salvare la costa: conclusa la prima fase dei lavori contro l’erosione


Una barriera sommersa lunga tre chilometri torna a proteggere il litorale di Ostia, a difesa di un tratto di costa tra i più fragili del Lazio. Si è conclusa la prima fase del piano anti-erosione avviato dalla Regione Lazio, che ha riguardato l’area compresa tra il Pontile e il Canale dei Pescatori, una delle più esposte all’azione delle mareggiate e alla perdita di sabbia.

Sopralluogo di Fabrizio Ghera

L’annuncio è arrivatoi durante un sopralluogo dell’assessore regionale alla Mobilità e Tutela del Patrimonio e Demanio, Fabrizio Ghera, che ha illustrato i risultati dell’intervento “Ostia 1”: oltre alla ricostruzione della scogliera soffolta, sono stati effettuati ripascimenti per circa 180mila metri cubi di sabbia, messe in sicurezza la Rotonda e le sponde del Canale dei Pescatori, e dragata la Fiumara Grande per migliorare la navigabilità.

Opera attesa da decenni

«È un’opera attesa da decenni: la barriera era stata realizzata trent’anni fa, ma ormai non svolgeva più il suo compito. Oggi Ostia può contare su un sistema di protezione efficace – ha detto Ghera –. E per il 2026 è già in programma la seconda fase, con nuovi interventi finanziati da fondi europei. L’obiettivo è un piano triennale per difendere l’intero litorale regionale».

15mila tonnellate di scogli fuori sagoma

L’intervento ha previsto il riutilizzo di 15mila tonnellate di scogli fuori sagoma e la posa di 85.800 tonnellate di massi naturali, per rinforzare e ridisegnare 2,7 chilometri di barriera soffolta e pennelli trasversali. I lavori, eseguiti con mezzi terrestri e piste provvisorie, hanno seguito una logica di avanzamento dal litorale verso il mare. Resteranno da completare, dopo l’estate, gli ultimi 100 metri di scogliera nei pressi del Canale dei Pescatori, sospesi per consentire l’avvio della stagione balneare. Intanto si lavora già a un nuovo maxi ripascimento da Piazzale Cristoforo Colombo alla Tenuta di Castelporziano: 350mila metri cubi di sabbia per restituire respiro alla costa e costruire una difesa duratura contro l’avanzare del mare.